Le piazze vuote di Bonaccini, ma il dem parla di “trionfo”
Chissà se Stefano Bonaccini abbia davvero gradito la puntata di Nicola Zingaretti in Emilia-Romagna per aiutarlo nella corsa alla presidenza della regione “rossa”.
Il governatore uscente, come noto, per tutta la durata della campagna elettorale ha nascosto il simbolo del Partito Democratico.
Il diretto interessato nega, così come i dem e lo stesso segretario, ma è un dato di fatto che il logo e la bandiera del Pd non abbiano trovato spazio nella campagna elettorale del candidato del centrosinistra, nonostante le smentite proprio di Zingaretti: “È una bugia che Bonaccini si vergogna del Pd, è una bufala inventata per sollevare polvere e nascondere l’ovvietà…”.
Ieri, sui propri profili social, Zinga ha dato l’annuncio: “Oggi sarò in Emilia-Romagna per sostenere Stefano Bonaccini”. Le tappe del tour del segretario? Eccolo: Vignola, Modena, Soliera, Carpi. E anche oggi, venerdì 10 gennaio, il presidente della regione Lazio sarà presente sul territorio, in quel di Reggiolo e Novellara.
Nel mentre, Bonaccini ha continuato il tour de force nella speranza di riuscire a spuntarla domenica 26 gennaio, quando emiliani e romagnoli saranno finalmente chiamati alle urne. Secondo gli ultimi sondaggi, Lucia Borgonzoni – candidata dalla Lega per l’intero centrodestra unito – è alle spalle del dem, ma l’esponente del Carroccio è in netta risalita e sogna lo storico colpaccio.
Ciò detto, ecco una gaffe – se così vogliamo chiamarla – di Bonaccini. Nei giorni scorsi (mercoledì 8, per l’esattezza) il governatore uscente ha tenuto un incontro al teatro di Forlimpopoli, postando uno scatto su Facebook della serata e scrivendo: “Teatro di #Forlimpopoli strapieno con oltre trecento persone. Grazie per tanto affetto. Ce la faremo”. Sarà. Di sicuro, però, c’è qualcosa che non torna, visto che la capienza massima del teatro in provincia di Forlì e Cesena, come scovato da Libero, si fermi a 204. Quindi, o ha sparato in alto con i numeri, oppure gli organizzatori hanno pensato bene di stipare la sala oltre il massimo numero di posti consentito.
Non proprio un’ideona, ma forse l’unico modo per dare manforte a un candidato che non ha mai richiamato in piazza folle oceaniche in questi mesi di campagna elettorale in Emilia e in Romagna. Lui stesso ha detto: “I sondaggi per me non valgono niente, così come i selfie o persino le piazze…”.
La Borgonzoni, in questi ultimi giorni prima del voto, è tornata a infilzare lo sfidante, chiedendogli lumi anche sulla mancanza di un piano di bonifica regionale, senza però ottenere alcuna risposta dal presidente uscente, anche su questo versante.