Cade Boeing ucraino, 176 morti L’ipotesi: “Colpito da un missile”
«S to decollando mentre qui si sta scatenando la guerra. Che Dio perdoni me e il mio popolo». Le parole twittate da Mojtaba Abbasnezhad, 26 anni, studente universitario canadese di origini iraniane, suonano come un testamento o forse addirittura come una profezia.
Poco dopo aver spento il suo smartphone ha perso la vita insieme ad altre 175 persone sul Boeing 737 della Ukraine Airlines, precipitato al suolo martedì notte dopo il decollo dall’aeroporto internazionale di Teheran. Il tweet e lo schianto sono al momento gli unici frammenti della terribile vicenda a mettere tutti d’accordo, ma con il trascorrere delle ore stanno prendendo piede le ipotesi più disparate su che cosa sia realmente accaduto nei pochi istanti in cui l’aereo è rimasto in aria. Per gli iraniani non ci sono dubbi: si è trattato di un guasto al motore. Ipotesi inizialmente accolta dal governo di Kiev che però ha cambiato opinione nella giornata di ieri. Tant’è che il presidente Volodymyr Zelensky ha detto di avere ordinato l’apertura di un’indagine per capire le cause del disastro, correggendo di fatto una prima velina pubblicata sul sito ufficiale del governo che sposava la causa dell’incidente.
Di certo ci sono lunghe ombre sul disastro, che hanno spinto le linee aeree commerciali a sospendere i voli da e per l’Iran e l’Irak o a spostare su altre rotte quelli che sorvolano i due Paesi. E i dubbi sono aumentati quando a sorpresa il capo dell’aviazione civile iraniana Ali Abedzadeh ha negato alla Boeing la consegna delle due scatole nere del velivolo. Di che cosa a paura Teheran? Forse che qualcuno possa collegare la tragedia al quasi concomitante attacco missilistico contro le basi americani di Al Asad ed Erbil. L’operazione «Soleimani Martire» è stata condotta utilizzando 15 missili balistici: 4 finiti lontani dal bersaglio e almeno uno neutralizzato dalle difese americane. Secondo quanto riportato dal centro analisi di sicurezza globale Jacdec, e pubblicato dal quotidiano saudita Al Awsat nella sua edizione online, l’aereo ucraino sarebbe stato abbattuto da uno dei missili finiti fuori traiettoria. Nelle immagini mostrate su Twitter da Jacdec si vedono fori su un rottame della fusoliera. L’agenzia di stampa iraniana Isna ha riferito invece che l’incidente aereo è stato causato dall’incendio a un motore.
Alcune immagini online mostrano una palla di fuoco in cielo poco prima dello schianto. Ma i vertici della Ukraine International Airlines sembrano non credere alla loro autenticità, e affermano che la possibilità di un errore dell’equipaggio è minima. «L’aereo era in buone condizioni – ha dichiarato il presidente della compagnia Evgeny Dykhne – era uno dei migliori, ma soprattutto era stato sottoposto a revisione appena due giorni fa. Senza dimenticare che ai comandi si trovava Volodymyr Haponenko, uno dei piloti di maggior esperienza, con 12mila ore di volo». Tra l’altro l’ultimo scalo del velivolo era stato a Milano Malpensa.
I dati mostrano che il Boeing ha raggiunto un’altitudine di circa 2,4 km, e poi è scomparso, 3 minuti e 42 secondi dopo il decollo, percorrendo una decina di chilometri. A bordo del Boeing c’erano 82 cittadini iraniani, 63 canadesi, 11 ucraini, 10 svedesi, quattro afghani, tre tedeschi e tre britannici: degli 11 ucraini deceduti, nove erano membri dell’equipaggio. Tra i morti 11 erano bambini, il più piccolo aveva appena 3 anni. L’Ukraine International Airlines ha sospeso tutti i voli per e da Teheran fino a quando non verrà fatta piena luce sulla vicenda, mentre il ministro degli esteri ucraino, Vadim Prystayko, incontrerà forse già oggi il suo omologo iraniano Javad Zarif.
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