Italiani più pessimisti: il 77% è preoccupato per lavoro ed economia
Manca poco alla fine del 2019 e gli italiani iniziano a tirare le somme e fare i primi bilanci sull’anno trascorso.
Ma lo sguardo sull’Italia, secondo il sondaggio del Corriere della Sera, è più pessimista di un anno fa.
Quasi un italiano su due (il 49%) ritiene infatti che il Paese abbia preso la direzione sbagliata, mentre nel dicembre del 2018 a pensarla così era il 10% in meno dei cittadini. Il 21% (-14% rispetto al 2018) sostiene che il futuro dell’Italia sarà positivo, mentre il 30% non sa come giudicare l’andamento della Penisola. Per quanto riguarda l’economia, solamente il 15% degli italiani è positivo (lo scorso anno i cittadini fiduciosi erano il 3% in più), mentre il 76% è preoccupato. Il 53% non vede miglioramenti nell’economia, il 24% non ne vede le avvisaglie e solamente il 2% sostiene siano visibili segnali di ripresa economica.
Quest’anno, gli italiani sono più preoccupati: il 77% indica come priorità del Paese il lavoro e l’economia, seguiti al 43% (+10%) da istitiuzioni politica e welfare (36%). Il 23% dei cittadini, invece, è preoccupato dall’immigrazione (in calo di 14 punti rispetto al 2018), la sicurezza (22%, con un cal di 2 punti) e l’ambiente (14%, in aumento).
Se si considera la dimensione locale, però, le priorità cambiano, ad eccezione di lavoro ed economia, che restano al primo posto della graduatoria, con il 44%. Al secondo posto (31%) troviamo le questioni ambientali e la mobilità, al terzo la politica locale (28%) e a seguire welfare (28%), sicurezza (20%) e immigrazione (7%, quasi la metà rispetto al 2018).
Il bilancio degli italiani per il 2019 evidenzia una differenza tra le problematiche a livello nazionale, influenzate dalla politica e dai temi che hanno maggior rilevanza mediatica, e quelle a livello locale. Ad accomunare le due dimensioni è un clima di pessimismo e preoccupazione per il futuro: gli italiani non sembrano fiduciosi della direzione che sta prendendo l’Italia e non sono convinti delle scelte politiche ed economiche che, per la maggior pate dei cittadini sentiti, non stanno portando ad alcun miglioramento.
Nonostante il pessimismo, la qualità della vita degli italiani resta elevata, con il 66% (2 cittadini su 3) che esprimono un giudizio positivo sulla propria vita, con punte fino all’80% nelle regioni del Nord. Al Sud, invece, i giudizi positivi sulla qualità della vita sono sostanzialmente gli stessi di quelli negativi, con la popolazione divisa in due. Il 45% degli italiani sostiene che, rispetto agli ultimi anni, la situazione sia rimasta invariata, il 36% la considera peggiorata e solamente il 14% ritiene di avere una qualità di vita migliore
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