“Due ministri all’Istruzione è uno spreco di soldi”. Esposto del Codacons
Dopo l’addio di Fioramonti, il governo giallorosso ha deciso di spaccare il ministero dell’Istruzione a metà. Raddoppiando i dicasteri e i conseguenti costi. Uno per la scuola e l’altro per università e ricerca. Complimenti al M5s che voleva ridurre i costi della politica. Complimenti anche al Pd che predica male e, come al solito, razzola malissimo. Da undici anni i dicasteri erano unificati. Oggi si torna beffardamente indietro.
“Lo sdoppiamento del ministero della Pubblica istruzione comporterà costi ingenti per i cittadini, poiché porterà ad un trasferimento di compiti e personale con un aumento non indifferente delle spese in capo alla collettività”, sottolinea il Codacons in un comunicato che annuncia per domani “un esposto alla Corte dei conti affinché apra una indagine per verificare eventuali danni erariali”.
Il Codacons: “Mattarella non firmi questa vergogna”
“Sdoppiare il dicastero dell’istruzione è una follia, inutile e costosa, che porterà ad un aumento dei costi della macchina burocratica – spiega il presidente Carlo Rienzi – Oggi il Ministero in questione costa oltre 59 miliardi di euro all’anno, e lo sdoppiamento tra scuola e università deciso dal Premier Conte determinerà un incremento generale dei costi, tra nuove sedi, uffici, personale, senza contare gli stipendi di ministri, dirigenti e capi di gabinetto, che faranno impennare i costi della politica a carico dei cittadini”. Così il Codacons si rivolge alla Corte dei Conti “affinché verifichi se si configuri uno spreco di pubbliche risorse con conseguente danno erariale”. L’associazione infine chiede al Capo dello Stato di non firmare il decreto di nomina dei due nuovi ministri, “se la nuova misura non sarà a costo zero per la collettività”.
Costi raddoppiati all’Istruzione: grazie a M5s e Pd
L’operazione di sdoppiamento non sarà immediata, in quanto per creare il nuovo ministero sarà necessario un passaggio normativo specifico. Probabilmente potrebbe essere sufficiente un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui si dovranno anche creare due “bilanci” separati che ora sono invece contenuti nell’unica “Tabella 7” allegata alla legge finanziaria del 2020. Costi raddoppiati. A spese nostre. Complimenti ai grillini e ai piddini.