Case popolari al gelo: rivolta contro la Raggi a Casal Bruciato
Immondizia in fiamme, cassonetti in strada e attimi di tensione con la polizia, stamane, in via Diego Angeli, a Casal Bruciato, dove una cinquantina di residenti sono scesi in strada per protestare contro la mancanza di riscaldamenti negli alloggi popolari del quartiere.
“È dal 15 novembre che decine di famiglie sono state lasciate al gelo, i più fortunati si scaldano con i condizionatori, altri con le stufe elettriche, siamo qui per chiedere al sindaco di intervenire”, denuncia Stefano Borrelli, portavoce del comitato di quartiere. In piazza ci sono famiglie e anziani. Da quasi un mese sono costretti a ricorrere al fai-da-te per raggiungere temperature accettabili all’interno degli appartamenti. Tutti, qui, si sentono presi in giro dal Campidoglio. La scorsa settimana, infatti, la sindaca, Virginia Raggi, era arrivata nel quartiere per inaugurare la nuova illuminazione pubblica in piazza Balsamo Crivelli ed era stata duramente contestata da un gruppo di inquilini.
“In quell’occasione ci aveva promesso che avrebbe sollecitato la ditta che si occupa della manutenzione e che avrebbe addirittura valutato di revocarle l’incarico, assicurandoci che il Comune sarebbe intervenuto nelle ore successive – spiega Borrelli – invece è passata una settimana e ci ritroviamo nelle stesse identiche condizioni”. Così stamattina nel quartiere è esplosa la rabbia popolare. I residenti hanno bloccato la strada con i cassonetti e incendiato alcuni rifiuti. “Noi siamo assegnatari, non occupanti, paghiamo regolarmente le bollette e ce le hanno pure aumentate”, denuncia uno dei residenti davanti ai falò della spazzatura. Casal Bruciato, rivolta nelle case popolari: “Non funzionano i riscaldamenti”Pubblica sul tuo sito
Gli animi si sono scaldati quando la polizia ha provato a rimuovere il blocco. E tra manifestanti e agenti è volato anche qualche spintone. “Qui i cittadini sono esasperati, i problemi riguardano diverse palazzine in via Satta, via Smith, via Angeli e via Facchinetti – commenta Fabrizio Montanini, del Coordinamento d’azione del IV Municipio – non è possibile che si debba vivere in queste condizioni, nel mese di dicembre, in una città come Roma”. “Il punto – ribadisce anche Borrelli – è che gli impianti hanno più di cinquant’anni, la manutenzione non viene fatta con regolarità e il sistema va puntualmente in tilt”.
“Se i sopralluoghi fossero stati fatti a tempo debito – continua – non ci ritroveremmo così”. La situazione si è tranquillizzata soltanto con l’arrivo dei tecnici che in queste ore dovrebbero provvedere ad ordinare i pezzi di ricambio e riattivare i termosifoni. Ma i disagi non riguardano soltanto la zona di Casal Bruciato ma “tutti gli alloggi popolari del quadrante est della Capitale”, denuncia il portavoce del comitato di quartiere. “È un’indecenza – ripete – considerando che qui tutti paghiamo oneri accessori e bollette”. Sul posto, stando a quanto riferito dai comitati locali, è attesa anche la presidente del IV Municipio, Roberta Della Casa.
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