Mes, il flash mob di FdI: “Altro che pacchetto di riforme. I tedeschi vogliono farci il pacco” (video)

Flash mob di Fratelli d’Italia a Bruxelles contro il Mes, il fondo Salva Stati. I gruppi parlamentari del partito sono volati fin davanti al Parlamento europeo per far sentire la voce degli italiani che non ci stanno a pagare per salvare le banche tedesche e, contemporaneamente, a mettere il cappio al collo al nostro Paese. Una protesta che, però, è accompagnata da un preciso ruolino di marcia per fare in modo che quel no diventi atto parlamentare. “Mercoledì il Parlamento dovrà decidere se dare mandato o no a Conte di sottoscrivere il Mes”, ha ricordato Meloni, ribadendo che il suo partito presenterà una risoluzione contro. “Puntiamo a coinvolgere tutte le opposizioni. E speriamo – ha chiarito Meloni – anche che qualche grillino di buona volontà non voglia svendere il Paese e riconosca che i risparmi degli italiani valgono più delle poltrone su cui sono seduti”.

Un pacchetto che rischia di diventare un “pacco”

Ci sono poi i passaggi in Europa. Anche per quelli FdI ha indicato una strada chiara. “Penso che sarebbe tatticamente un enorme errore quello di dare l’ok alla riforma del fondo Salva Stati, senza avere il testo, non la roadmap, della riforma dell’Unione bancaria. Vogliamo sapere nero su bianco che cosa c’è in tutti i tre pilastri”, ha avvertito la presidente di Fratelli d’Italia, chiarendo che il pacchetto va approvato tutto insieme per evitare che diventi “un pacco”. “Non che prima porti a casa quello che vuoi tu poi discutiamo di quello che voglio io. Io di trattative non sono un fenomeno, ma queste cose banali le ho capite”. I tre elementi del pacchetto sono la riforma del Mes, che è stata quasi chiusa; progressi sull’Unione bancaria, in particolare sull’Edis, lo schema europeo di garanzia dei depositi, e il bilancio dell’Eurozona.

Le banche tedesche rischiano? Col Mes paga l’Italia

A monte di tutta la trattativa c’è l’ombra del default delle anche tedesche. Dunque, si tratta di un processo falsato dagli interessi preminenti della Germania, la quale non a caso spinge per una rapida approvazione.

“La Deutsche Bank – ha ricordato Meloni – ha derivati in pancia per l’equivalente di molte volte il Pil della Germania. E con la Brexit rischia di vedere un detonatore”. “Quindi – ha continuato – siccome la Deutsche Bank dal 2016 propone che ci sia un fondo di 150 mld per aiutare le banche europee e potrebbe essere in difficoltà in vista della Brexit, è possibile legare le due cose, in questa foga di riformare il Fondo Salva Stati, che diventa sempre più un fondo Salva Banche? Non mi sembra – ha concluso Meloni – una tesi così surreale”.

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