Chiede a sordomuto di spostarsi per farla salire sul bus ma lui non sente, ucraina lo schiaffeggia

Aveva provato a salire sull’autobus, ma l’uomo davanti a lei non si sarebbe spostato nonostante le sue richieste insistenti di passare.

Così, una volta salita a bordo del mezzo, probabilmente per sfogare la sua rabbia, avrebbe iniziato a colpirlo, davanti a tutti. Ma a fare rimanere immobile il passeggero in questione, poco prima, non era una sfacciata maleducazione, ma una grave forma di disabilità, visto che si trattava di un uomo sordomuto.

La vittima dell’aggressione

È accaduto a Milano, nei giorni scorsi, su uno degli autobus di Atm. Secondo quanto riportato da Milano Today, un 35enne sordomuto sarebbe stato preso a schiaffi da una donna di origini ucraine di 27 anni. In base alle prime ricostruzioni della questura del capoluogo lombardo, i problemi sarebbero iniziati intorno alle 16.30, alla fermata di via Nikolajevka, all’angolo con via delle Forze Armate.

La dinamica

La donna, che viaggiava con la figlia, all’arrivo del bus lo avrebbe trovato particolarmente pieno. Così avrebbe chiesto alle persone davanti alle porte di fare qualche passo avanti per permettere loro di salire. Il 35enne, però, non si sarebbe mosso (per i suoi problemi fisici) e la donna, una volta sul mezzo Atm, arrabbiata per quella che forse aveva interpretato come una mancanza di rispetto, avrebbe iniziato a picchiarlo in pieno volto.

L’intervento degli altri passeggeri

Alcuni dei passeggeri, di fronte alla rabbia della donna, avrebbero quindi deciso di chiamare la polizia, che ha ricostruito i dettagli dell’accaduto. Il 35enne è stato visitato dall’equipaggio di un’ambulanza, ma per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale. L’uomo avrà tempo per presentare un’eventuale querela e, in questo caso, la donna potrà, in qualche modo, spiegare (e giustificare) l’accaduto. Resta ancora da chiarire se la donna si sia accorta della disabilità dell’uomo.

Un altro equivoco a Napoli

Secondo quanto riportato da Il Mattino di Napoli, un episodio simile si era verificato a giugno di quest’anno, quando due sordomuti di origine moldava erano stati scambiati per dei ladri. In quella circostanza, infatti, i due giovani disabili erano finiti sotto l’osservazione di alcuni cittadini che giravano per Santa Lucia, nel Napoletano, con l’intento di fare delle ronde. Il loro linguaggio, fatto di gesti particolari, sarebbe infatti stato scambiato e interpretato per un messaggio in codice, con il fine di mettere a punto eventuali furti. I due sarebbero quindi stati accerchiati, aggrediti e picchiati prima di trovare rifugio dal parroco, che li avrebbe fatti entrare in chiesa per sottrarli alla rabbia delle persone e che avrebbe denunciato il fatto. Le forze dell’ordine, intervenute sul posto, in quel caso avevano appurato che i ragazzi risultavano essere totalmente estranei ai furti.

il giornale.it

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