Fico contro i porti chiusi: “Non si possono lasciare bimbi in mare”
Roberto Fico non usa giri di parole e condanna i porti chiusi, facendo un implicito riferimento anche al caso Diciotti: “Nella nostra Costituzione, al di là di un articolo piuttosto che di un altro, ogni cosa ha un’anima, e quell’anima è quella che ci rende impossibile, per esempio, lasciare per 40 giorni una nave in mare con persone e bambini”.
Il grillino già in passato aveva confessato di non condividere in alcun modo la linea dura sui migranti: “Io i porti non li chiuderei”.
Il presidente della Camera, parlando a Santa Maria del Cedro (Cosenza) dove stamane gli è stata conferita la cittadinanza onoraria, si è detto “felice ed onorato per quanto ricevuto”, spendendo parole al miele per la Calabria: “È una delle regioni fondamentali d’Italia, è il cuore del nostro Sud, dove si deve investire e ci può essere una crescita meravigliosa da ogni punto di vista, bisogna crederci e lavorare insieme”. Un tassello molto importante è rappresentato dalla lotta alla mafia: “Ce l’hai dentro”. E va portata avanti anche individualmente “in ogni azione che fai”. Mediante “esempi e caparbietà” si può “rendere il luogo in cui lavori e lo Stato un luogo migliore per tutti i cittadini italiani”.
“Comuni centro della democrazia”
Il pentastellato ha sottolineato l’importanza della creazione di un senso di comunità, in quanto “andando verso l’egoismo e l’individualismo” da una parte si favorisce il gioco di chi “vuole che le comunità si indeboliscano” e dall’altra di chi “vuole che le decisioni vengano prese da altre parti” e in tal modo “non si faranno sicuramente gli interessi dei cittadini”. Il senso di comunità è da intendersi anche come deterrente per “la cattiva politica e i cattivi maestri”: tramite la partecipazione “possiamo cambiare le cose”. Ha consigliato di pensare allo Stato, alla Costituzione e alla Repubblica “quando ci sentiamo un po’ persi” perché sono “forti e saldi”. Nello specifico il Sud a suo giudizio dovrebbe continuare a “lottare in modo forte contro ogni tipo di mafia”. E ha tuonato duramente: “È gravissimo che un politico possa essere corrotto, perché tradisce il senso stesso dello Stato e le speranze di tutti”.
Fico infine ha parlato anche dei Comuni, che rappresentano “le nostre comunità, i luoghi a cui apparteniamo”. E proprio da qui “si forma il nostro processo democratico”. Infine ha concluso lanciando un monito chiaro: “I Comuni sono il centro della nostra democrazia e troppo spesso, dallo Stato centrale e dal Parlamento, arrivano pochi aiuti, poche risposte, mentre i sindaci lavorano davvero in trincea”.
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