Zingaretti se la prende con Di Maio: “Una follia attaccare il Mes”
Nicola Zingaretti sta perdendo la pazienza e dice stop agli attacchi riservati al Mes da parte degli alleati.
Il dem ha tenuto comunque a precisare che non sarà il Pd a far cadere il governo prendendosi la responsabilità di staccare la spina su un tema così delicato, ma ha attaccato duramente la linea del Movimento 5 Stelle contro il fondo salva-Stati. Una strategia considerata antieuropea, che vede in prima linea Luigi Di Maio. Il segretario del Partito democratico ha definito “una follia” il metodo intrapreso dal ministro degli Esteri, che sarebbe colpevole di aver portato avanti la vicenda a colpi di tweet e comunicati stampa “su un tema delicatissimo come il rapporto con Bruxelles”. Il che potrebbe rappresentare un danno economico per il Paese: lo spread mostra segnali di nervosismo, dovuti anche ai dissidi interni al M5S e all’escalation del capo politico grillino, che potrebbero far scontare all’Italia “il costo dell’incertezza”.
Ira del Pd
La richiesta grillina di urgenti modifiche alla riforma del Mes ha provocato reazioni negative all’interno della fazione rossa. Come riportato dall’edizione odierna de La Repubblica, non sono mancati malumori da parte del capo delegazione Dario Franceschini: “Non capisco più Di Maio, davvero, non lo capisco”. Si è aggiunto anche Luigi Zanda, che si è definito “stufo” per ciò che sta accadendo. Il governatore della Regione Lazio confermerebbe comunque la profezia di Giancarlo Giorgetti: “Io non rompo, noi dobbiamo innanzitutto approvare la manovra per il Paese. Se Di Maio decide di forzare la mano, se ne assume la responsabilità”.
Tutto ruoterà attorno alla figura di Giuseppe Conte. “Mi fido di lui”, fa trapelare Zingaretti. Da parte del Pd vi sarebbe una convinzione in vista del vertice di maggioranza: il presidente del Consiglio non si piegherà alla posizione del Movimento 5 Stelle. Da parte di Di Maio però c’è un’apertura al piano di mediazione del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: “All’Eurogruppo di martedì proveremo a cambiare gli allegati del Mes e lotteremo per migliorare l’unione bancaria”. Al momento tuttavia non sembrerebbe essere in discussione il via libera al patto politico sul salva-Stati al prossimo Consiglio Ue del 12-13 dicembre. Il titolare del Tesore cercherà comunque di ottenere un risultato – anche minimo – che consenta al grillino di considerarsi soddisfatto, annullando così la richiesta del rinvio a primavera. Si prospettano ore e giorni difficili per l’esecutivo giallorosso.
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