Indagato per corruzione un deputato di Italia Viva
Neanche il tempo di venire alla luce e “Italia Viva”, la nuova creatura di Matteo Renzi ha il suo primo indagato.
Si tratta di Luca Sammartino, deputato all’Assemblea regionale Siciliana. La notizia che circola, parla di un avviso di garanzia notificato dalla Digos della Questura di Catania. Il reato ipotizzato è corruzione elettorale.
Il politico siciliano, eletto all’epoca fra le fila del Pd, ha fatto registrare il record di preferenze alle ultime elezioni regionali del 2017 in Sicilia. É indagato assieme ad altre persone, dalla Procura di Catania per fatti legati alle Politiche del 2018 e alla campagna elettorale che le ha precedute, quando l’onorevole originario di Catania era candidato alla Camera dei deputati nel collegio uninominale di Misterbianco.
L’onorevole Sammartino ottenne in quella circostanza, oltre 16 mila preferenze. “Anche questa volta sono sereno del mio operato e dimostrerò la mia estraneità ai fatti che mi vengono contestati nelle sedi competenti. Sono fiducioso nel lavoro della magistratura a cui va il mio rispetto per la funzione che svolge all’interno delle istituzioni democratiche. Affronto con assoluta tranquillità questa vicenda”, è il commento di Sammartino, che affida la sua dichiarazione ad un comunicato stampa.
Quello notificato ieri, non è il primo avviso di conclusione delle indagini per Sammartino. A giugno 2019 è stata archiviata una prima indagine a suo carico. Anche in quel caso, l’indagine era legata a delle vicende elettorali. In particolare al caso degli anziani andati al voto nella casa di cura Maria Regina di Sant’Agata Li Battiati. A far partire le indagini fu il figlio di un’anziana di 88 anni, inabile alla firma – che però secondo il figlio – venne portata in occasione delle elezioni regionali del 2017, a votare nel seggio speciale allestito presso la struttura di accoglienza privata.
Luca Sammartino, odontoiatra, attore di primo piano del Partito Democratico, si è aggregato al movimento dell’ex premier Matteo Renzi durante l’evento organizzato alle Ciminiere di Catania, seguendo anche questa volta, il fedelissimo renziano Davide Faraone. E proprio la candidatura a presidente della Regione siciliana di Sammartino, sarebbe l’obiettivo del partito dell’ex segretario del Pd.
Un duro colpo per Matteo Renzi, che l’aveva anche sparata grossa durante la convention di Catania. “Noi saremo il primo partito all’Assemblea regionale Siciliana alle prossime elezioni perchè abbiamo idee e progetti. Noi sbloccheremo i fondi non spesi. La Sicilia non diventerà bellissima, è già bellissima, ma deve avere il coraggio di sbloccarsi”. Non certo un bel modo di iniziare per il nuovo partito.
il giornale.it