Pescara, il quartiere si ribella a rom e abusivi: “Stop alla criminalità”
“Un evento storico”. Domenico Pettinari ha definito così la manifestazione pacifica tenutasi nella mattinata di oggi, sabato 31 novembre, al famigerato Ferro di cavallo, la principale piazza di spaccio d’Abruzzo, a Pescara.
Nel corso degli anni è stata teatro di sparatorie, omicidi, usura, racket e prostituzione. Diversi cittadini sono scesi in strada per dire basta alla criminalità e per esprimere vicinanza e solidarietà a Patrizia, la cosiddetta “Donna coraggio” che pochi giorni fa si è vista bruciare la propria macchina al termine di un attentato incendiario subito per aver cercato di combattere i delinquenti. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle ha aggiunto: “Chiediamo di non lasciarla sola. Deve essere immediatamente spostata in un altro alloggio popolare idoneo per allontanarla da quel posto dove non si sente più al sicuro e tutelata. Chiediamo dunque una mobilità urgente”. È stata inoltre avviata una raccolta fondi per sostenere la donna nell’acquisto di una nuova vettura (). Pescara in strada contro la criminalità
Il sit in ha avuto un obiettivo ben specifico: dire stop alla malavita che regna nel quartiere. Contattato in esclusiva da ilGiornale.it, Pettinari ha ribadito nuovamente le richieste al Comune di Pescara e alla Regione Abruzzo: “Chiediamo l’installazione immediata di telecamere in quel posto, è vergognoso che nella piazza di spaccio più importante d’Abruzzo non vi siano telecamere pubbliche. Chiediamo anche un presidio fisso h24 di polizia, o carabinieri, o guardia di finanza, o esercito per garantire la sicurezza”. Nel corso della manifestazione un ragazzo di etnia rom ha espresso il proprio punto di vista: “Mi spiace per quanto accaduto alla signora, ma vi assicuro che non siamo tutti delinquenti e che anche noi fatichiamo ad integrarci. Ho studiato finché ho potuto e ora sono in cerca di lavoro, ma quando vedono come mi chiamo, mi mettono alla porta”.
Gli eventi criminali
Il consigliere pentastellato ha colto l’occasione per denunciare un fatto gravissimo: “Vi sono stati degli sfratti, ma sono rientrati nell’abitazione subito dopo. Ben cinque volte sono stati allontanati da un’abitazione e cinque volte sono rientrati. Ora sono ancora lì”. In effetti qualche giorno fa vi abbiamo parlato dell’episodio: sono stati messi in atto degli sfratti nei confronti di alcuni residenti abusivi che – per svariati motivi – non hanno più alcun requisito per abitare in un alloggio popolare, ma a distanza di poco tempo quei medesimi alloggi sono stati occupati nuovamente.
A Rancitelli si sono registrate numerose aggressioni anche nel passato. Ad esempio Vittorio Brumotti e la troupe di Striscia la notizia sono stati assaliti mentre erano erano in corso perquisizioni in alcuni alloggi dell’Ater da parte dei carabinieri del nucleo investigativo, culminati con il ritrovamento di droga e con l’arresto di una donna di etnia rom. A inizio anno, dopo l’aggressione al reporter Rai Piervincenzi, è scattato un blitz delle forze dell’ordine il cui esito ha confermato l’illegalità che regna indisturbata: sono state effettuate alcune denunce per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, materiale atto al confezionamento dello stupefacente, somma contante di 590 euro ritenuta provento di spaccio, possesso di metadone senza autorizzazione ed evasione.
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