La faccia della Boldrini sui muri delle città: i manifesti che mandano la sinistra su tutte le furie
Intimidazione o goliardata? O messaggio politico? Manifesti anti-immigrati con il volto di Laura Boldrini sono comparsi ieri sui muri di diverse città italiane. La scritta che recita “Pensa come vuoi, ma pensa come noi”, è in stampatello maiuscolo e appare sotto il volto in primo piano dell’ex presidente della Camera dei Deputati Boldrini. “Gli immigrati ci offrono uno stile di vita che presto sarà molto diffuso tra tutti noi”, è scritto ancora sui manifesti, che riportano un simbolo con la scritta “Ministero della verità”. Indubbiamente fa riflettere. Sembra un messaggio contro il pensiero unico. Quello che la sinistra, della quale la Boldrini fa parte, vorrebbe imporre a tutti noi. Non è un mistero che molti italiani, forse la maggioranza, non accetta quel pensiero unico e quei diktat che Boldrini e compagni propugnano da tempo.
La faccia della Boldrini in molte città
Ovviamente parte la macchina della solidarietà della sinistra. “Sono episodi gravi e allarmanti che meritano una risposta forte da parte di tutte le istituzioni e l’individuazione dei responsabili”. Lo scrive in una nota il gruppo Pd alla Camera, condannando anche “l’inquietante volantino ritrovato nel corso delle perquisizioni contro i gruppi di estrema destra a Padova contro il nostro deputato Emanuele Fiano”. Solidarietà anche da varie parti della sinistra italiana.
Sugli immigrati la Boldrini ha esternato più volte. Ed è stata spesso travolta dalle critiche sul web. Diventò virale la frase: «I migranti oggi sono l’elemento umano, l’avanguardia di questa globalizzazione e ci offrono uno stile di vita che presto sarà molto diffuso per tutti noi».
Quelle frasi che hanno provocato una valanga di polemiche
Fu una frase sull’accoglienza immortalata con un video che, a distanza di tempo, è tornata ad essere condivisa a raffica sui social network. «Dobbiamo dare – spiegava la Boldrini – l’esempio concreto di una cultura dell’accoglienza come un nostro valore a 360 gradi che sappia misurarsi con la sfida della globalizzazione. Una sfida che porta anche una maggiore opportunità di circolazione delle persone perché nell’era globale tutto si muove». Molte polemiche scoppiarono poi per la presa di posizione sulla rivolta dei residenti di Tor Sapienza a Roma contro i centri di accoglienza. Il suo j’accuse fu proprio contro la gente, che era esasperata dalle continue violenze nel quartiere. Infine, le continue contrapposizioni a Salvini, con botta e risposta ferocissimi sempre sull’immigrazione e i porti aperti.