Dl fisco, stretta su bolli auto. I dati al “cervellone” elettronico
Il governo ha dichiarato lotta all’evasione fiscale. E ora potrebbe arrivare anche una stretta sulle tasse automobilistiche, per contrastare i cittadini che non pagano il bollo dell’auto.
Nei giorni scorsi, come riportato anche dal Giornale, era stata annunciata la creazione di una banca dati, per recuperare le imposte sui veicoli. Nell’ultimo anno, infatti, in Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), aveva rilevato un’evasione fiscale corrispondente alle tasse automobilistiche non pagate, che ammonta a 45 milioni di euro. Così, per rendere più difficile la vita ai furbetti del bollo, era stata ipotizzata l’idea della creazione di una sorta di task force del Fisco, dedicata al monitoraggio degli automobilisti: i dati delle tasse dovrebbero essere integrati con le informazioni derivanti dal Pubblico registro automobilistico (Pra), per poi rimandare il tutto alle Regioni, che poi effettuerebbero i vari incroci, dando eventualmente il via alla fase di accertamento.
Oggi, i relatori al decreto Fiscale hanno presentato un emendamento in Commissione finanze alla Camera. La proposta è quella di far confluire i dati delle tasse automobilistiche, gestiti da Agenzia delle Entrate, Regioni e Province autonome, nel Pibblico registro automobilistico, gestito da Aci. L’obiettivo, secondo quanto riporta Ansa, è quello di “assolvere transitoriamente alla funzione di integrazione e coordinamento dei relativi archivi”. Le informazioni saranno comunque disponibile per l’Agenzia dell’Entrate, le Regioni e le Province autonome, che dovranno provvedere “a far confluire in modo simultaneo e sistematico i dati dei propri archivi delle tasse automobilistiche nel sistema informativo del Pra”.
Potrebbero arrivare, quindi, regole più severe sul fronte delle imposte automobilistiche, con verifiche e controlli più rapidi e attenti. Inoltre, potrebbero aumentare gli accertamenti e gli avvisi riservati verso chi non ha pagato le tasse, puntando a recuperare i soldi dovuti dai cittadini, evitando che il reato vada in prescrizione. La Manovra si conferma, ancora una volta, una legge contro l’evasione fiscale in diversi settori. E i sistemi usati a questo scopo potrebbero essere enormi database, che arriveranno a raccogliere le informazioni sui cittadini, per moniterare da vicino le varie attività, riducendo l’evasione fiscale.
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