Bonaccini si “vergogna” del Pd: manifesti anonimi e senza simbolo
Un manifesto anonimo, senza simbolo del Pd, senza colori che richiamano il rosso della sinistra, tantomeno riferimenti al M5S. Stefano Bonaccini, governatore del Pd ricandidato in Emilia Romagna, forse si vergogna un po’ di presentarsi con un partito che governa in quel modo. O forse cerca di strizzare l’occhio, con quei manifesti senza simbolo del Pd, ai grillini che non abbiano voglia di regalare la Regione alla leghista Borgonzoni.
Sullo sfondo della sua foto, Bonaccini ha scelto invece il colore verde, quello che richiama una generica lotta per l’ambiente. “Stefano Bonaccini Presidente” è la scritta che campeggia sui manifesti con cui sta tappezzando l’Emilia, con lo slogan “Emilia-Romagna, un passo avanti”. Secondo il Corriere della Sera, “il verde potrebbe essere anche una strategia per cercare di smarcarsi dalla figura di esponente del Pd e andare a caccia di nuovi elettori, come Bonaccini ha più volte dichiarato di voler fare, contando di pescare consenso anche tra i delusi del centrodestra”. Secondo il massmediologo Klaus Davi, “è una scelta da comprendere: il Pd oggi non è proprio sinonimo di simpatia e Bonaccini vuole sganciarsi da questo percepito”.
Il dubbio di Bonaccini, le mani avanti di Di Maio
Il voto in Emilia Romagna non deve diventare un ”referendum sul governo, parliamo del futuro di questa regione”, aveva detto ieri Luigi Di Maio, leader politico M5S. Poi, alla domanda su eventuali conseguenze sulla maggioranza nel caso in cui Bonaccini perdesse perché si è deciso di correre da soli, aveva risposto tagliando corto: “Non ho mai sentito questo discorso da nessuno del Pd”. “Qui sembra – avverte il leader politico M5S – che ci stiamo presentando alle elezioni perché vogliamo far perdere qualcuno… Se M5S ha la colpa di esistere, qualcuno lo dica. Ma dal Pd non ho mai sentito nessun discorso di questo tipo, è un discorso che si sta facendo solo a livello mediatico…”.