Ambiente, granchio blu arrivato a Lampedusa: paura per l’ambiente marino
Un avvistamento davvero preoccupante è stato fatto nei giorni scorsi nel mare che circonda Lampedusa.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, nelle acque dell’isola siciliana è stata notatala presenza del granchio blu del Mar Rosso. Una scoperta di non poco conto, questa. L’animale, il cui nome scientifico è Portunus Segnis, è specie aliena nel Mediterraneo, molto aggressiva e vorace predatore di pesci, molluschi e crostacei ed è capace di sopportare elevate escursioni termiche e caratterizzata da un altissimo potenziale riproduttivo.
Il granchio blu, che può raggiungere grandi dimensioni e colonizzare i mari sino a 60 metri di profondità, ha già confermato la sua fama iniziando una azione distruttiva nelle acque circostanti Lampedusa. Il pericoloso animale, infatti, è stato rinvenuto nell’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie e all’interno del porto dell’isola. Si ritiene che sia entrato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez a seguito dell’innalzamento delle temperature delle acque.
La paura è che il temuto granchio blu possa causare seri danni all’habitat marino. Nel sud della Tunisia, la massiccia presenza di questi animali ha provocato ingenti impatti sulle risorse ittiche e sulle attività di pesca locali con conseguenti problemi all’economia.
L’allarme era stato lanciato dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale: l’ente pubblico, sottoposto alla vigilanza del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha ricevuto le immagini dei granchi blu e ne ha validato l’identificazione.
Questa specie aliena era stata già segnalata in altre aree di mare della Sicilia e di Malta, ma mai prima d’ora nelle isole Pelagie. A conferma della presenza del temuto granchi blu vi sono nuove osservazioni e fotografie realizzate da subacquei, intervistati nell’ambito del progetto europeo Interreg Italia-Malta (Harmony), e da Legambiente.
La preoccupazione è elevata. Si temono danni all’ambiente marino che provocherebbero serie conseguenze sulle attività di pesca e, di riflesso, sull’economia. L’Ispra, pertanto, per monitorare meglio la situazione ha invitato le categorie maggiormente interessate, come pescatori professionali e sportivi, subacquei, consumatori e chiunque catturi o avvisti un granchio blu a fotografare l’esemplare e segnalare l’osservazione tramite email o il gruppo Facebook “Oddfish”.
Tanti gli aspetti negativi di questa storia. Però ve ne è anche uno relativamente positivo: quello delle caratteristiche alimentari della specie. Il granchio blu, infatti, ha carni commestibili molto apprezzate. Questo potrebbe costituire una nuova risorsa di elevato valore commerciale per i pescatori.
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