Assegni delle pensioni con bonus e tredicesima: cambiano gli importi
Una tredicesima più ricca grazie al bonus pensioni, che a fine anno porterà in dote un gruzzoletto di 154,94 euro ai titolari di pensione minima.
La novità è già stata soprannominata bonus tredicesima, anche se, come sottolinea Il Sole 24 Ore, si tratta semplicemente di una somma extra che si aggiunge alla tredicesima mensilità pensionistica relativa al 2019. Prima della fine dell’anno, precisamente il prossimo 2 dicembre, i pensionati titolari di assegni previdenziali bassi potranno usufruire di questa somma aggiuntiva. E questa non è certo una novità assoluta, visto che l’importo aggiuntivo sulla tredicesima è previsto già dalla finanziaria del 2001 (legge n.388/2000) e che nel corso degli anni non è mai cambiato. Le uniche modifiche, semmai, hanno riguardato i parametri economici per individuare chi può beneficiare del bonus e chi no, gli stessi rivalutati dall’Istat e riguardanti sia il reddito individuale e coniugale del pensionato, sia il valore del trattamento minimo della pensione Inps.
I parametri da considerare
Il bonus, come detto, non riguarderà l’intera platea ma soltanto una parte di essa. Sono due i limiti da considerare per tracciare la linea rossa tra chi potrà intascare i 154,94 euro e chi no. Intanto bisogna guardare all’importo del trattamento pensionistico ricevuto dall’Inps: questo non deve superare il tetto massimo di 6.669,13 euro, una cifra che rappresenta il trattamento pensionistico minimo per l’anno 2019. L’altro limite riguarda il reddito individuale (cioè nel caso in cui il pensionato è solo) e quello coniugale: qui il confine è stato tracciato rispettivamente in 10.003,70 euro e 20.007,39 euro. Per colo che ricevono un importo fino a 6.824 euro, ovvero la somma di 6669,13 euro e il valore massimo dell’importo aggiuntivo, l’entità dell’extra equivarrà alla differenza tra l’ultima cifra citata e l’importo della pensione “effettivamente percepita”.
Quanto appena detto vale per chi potrà usufruire del bonus. Ma attenzione, perché ci sono delle eccezioni da considerare che sono escluse da ogni integrazione aggiuntiva. Non sono previsti bonus per alcuni trattamenti previdenziali e assistenziali erogati dall’Inps, tra cui: la pensione di invalidità civile, l’assegno sociale, la pensione sociale, la rendita facoltativa di vecchiaia, la rendita facoltativa d’inabilità, le pensioni di vecchiaia e di invalidità della mutualità pensioni a favore delle casalinghe, gli assegni di esodo e l’isopensione. Queste pensioni non riceveranno alcun bonus ma, ovviamente, continueranno ad aver diritto alla classica tredicesima, che sarà pagata lunedì 2 dicembre assieme all’assegno dello stesso mese. Il suo importo corrisponde a un dodicesimo dell’intera retribuzione annua.
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