La Rackete ospite da Fazio. Ancora lei, “l’intrepida capitana”. A spese degli italiani
Carola Rackete torna sotto i riflettori italiani grazie a Fabio Fazio. Non poteva mancare la “capitana coraggiosa” all’appello del conduttore più amato dalla platea antisovranista e antisalviniana.
Carola Rackete ospite da Fazio
L’eroina della sinistra mondialista, del popolo dell’accoglienza senza se e senza ma, domenica sarà in studio di Che tempo che fa. Dove, neanche a dirlo andrà in onda un maxi spot dell’umanitarismo delle Ong. A spese degli italiani. Ad annunciarlo palpitante è un tweet dello stesso Fazio. «Abbiamo il piacere e l’onore di annunciare la presenza di Carola Rackete a Che Tempo Che Fa domenica alle 21 su Rai2». Un colpaccio per offrire un altro megafono alla campionessa di anti-italianità.
L’intrepida timoniera della Sea Watch che, alla fine dello scorso giugno, rischiando la collisione con la Guardia Finanza, forzò i divieti del Viminale. E decise di attraccare a Lampedusa per far sbarcare, a ogni costo, i migranti “salvati” dodici giorni prima. .
Chissà se Fazio riuscirà a sorpassare la faziosità di Corrado Formigli, che per primo ospitò a Piazza Pulita la capitana-attivista al comando dell’imbarcazione della ong tedesca. Furono 28 minuti ininterrotti di lezione anti-Salvini. Come da copione. Un monologo senza controparti confezionato ad arte da La7.
Dopo lo sbarco la signora venne arrestata, anche con accuse pesanti, e poi liberata nei giorni successivi. Dopo essere stata scarcerata la Rackete arrivò a denunciare l’allora ministro dell’Interno ufficialmente indagato per diffamazione. Nel provvedimento chiedeva anche il sequestro degli account social di Salvini, colpevole – secondo gli avvocati della signora col piglio della figlia dei fiori – non solo di averla diffamata ma di non aver rimosso i commenti “ignobili” ai suoi post. Sarà lei a tenere ancora banco domenica con un’intervista sulla seconda rete della televisione pubblica. E non dovrà certo faticare, la testimonial del Fazio-pensiero. Con lei in studio Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch Italia, e Muhamad Diaoune, giovane senegalese e calciatore della Sant’Ambroeus F.C. di Milano, squadra di richiedenti asilo e rifugiati.