Lombardi, avviso di sfratto a Di Maio: “Il capo politico ha fallito”
“Il ruolo del capo poitico singolo ha fallito. Usiamo Rousseau per davvero e il prossimo quesito sia dedicato ai soli cittadini emiliano-romagnoli e calabresi” per decidere cosa fare alle Regionali.
Al dibattito in corso nel Movimento 5 Stelle dopo il voto della piattaforma grillina che ha sconfessato la posizione dei vertici grillini sulle elezioni in Emilia-Romagna e Calabria, partecipa ora anche Roberta Lombardi.
Consigliera regionale 5s nel Lazio ed esponente di punta del Movimento a Roma e dintorni, Lombardi ha pubblicato su Facebook il suo parere sul momento di crisi dei pentastellati. Facendo precise richieste a Luigi Di Maio e lanciandogli una serie di accuse molto precise (e pesanti). “Ho estremo rispetto per gli iscritti del Movimento e ringrazio sempre Gianroberto e Davide Casaleggio per averci regalato Rousseau, questo fondamentale strumento di democrazia diretta”, ha scritto Lombardi prima di passare al dunque. E smontare le ultime mosse del capo politico, chiedendo un cambio di passo in vista delle Regionali 2020.
“Mi aspetto – si augura Lombardi – prossimo quesito su Rousseau sia dedicato ai soli cittadini emiliano-romagnoli e calabresi con una vera possibilità di scelta” tra tre opzioni: “andare al voto da soli, cercando di coinvolgere liste civiche vere; andare al voto in coalizione con il centro sinistra o andare in coalizione con il centro destra”. Parole da cui emerge una palese presa di distanza da Di Maio, che negli ultimi mesi ha accentrato su di sé e sui vertici del Movimento le decisioni più importanti.
E non è finita qui. Lombardi chiede di “cogliere il vantaggio dello strumento”, usando Rousseau “per davvero” e “non come scudo dietro cui nascondersi”, fino all’accusa più dura: quella contro Di Maio. “Il ruolo del capo politico singolo ha fallito e l’unica grande riappropriazione della propria identità è lavorare come intelligenza collettiva, riconoscendola e rispettandola”. Un’entrata a gamba tesa rispetto all’andazzo preso ultimamente dal Movimento, sempre meno Movimento e sempre più partito, con la linea politica decisa in modo unilaterale da poche persone, e con la “facciata” del ricorso alla piattaforma Rousseau per dare il contentino alla base, pronta però a ribellarsi come avvenuto nel caso dell’ultimo voto sulla scelta di candidarsi o meno alle prossime Regionali.
La consigliera regionale grillina, nota per avere rapporti quantomeno difficili con il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha concluso la sua riflessione con una citazione letteraria: “Il piccolo principe ricordava a se stesso che l’essenziale è invisibile agli occhi, perché non si vede che col cuore. Quello che abbiamo regalato e condiviso con il MoVimento fino ad oggi e che ci permette di vedere davvero se lo vogliamo!”. Frase da cui si capisce la voglia di Lombardi di imprimere una direzione diversa al futuro dei 5s.
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