A Ferrara il Pd fa ricorso al Tar per fermare indagine su affidi
Il sistema Bibbiano, si sa, ha contagiato diverse città emiliane.
Un meccanismo malato sul quale le famiglie, ora, chiedono chiarezza. Proprio per questo il Comune di Ferrara, guidato da giugno dal leghista Alan Fabbri, ha approvato l’ istituzione di una commissione di inchiesta locale sul sistema di gestione dei minori per verificare se la macchina degli affidi funziona bene.
Ma facciamo un passo indietro. È di giorni fa la notizia che l’indagine della Regione Emilia Romagna è stata conclusa – o meglio, sepolta – con questa sentenza inverosimile. “I servizi comunali sono complessivamente ben organizzati sul territorio – ha detto il presidente della commissione Giuseppe Boschini (del Pd) – che operano in un quadro sempre più complesso, con risorse non sempre adeguate: serve un passo avanti anche da parte della Regione Emilia-Romagna per migliorare il coordinamento di queste complessità”. Insomma, non ci sarebbe nessun allarme sociale diffuso sul tema. Il che è assurdo. Ma si sa, la commissione era presieduta dal Pd e aveva un 5 Stelle come vice e così i dem e le istituzioni emiliane hanno potuto dormire sonni tranquilli.
Ma a dare fastidio al Partito democratico ora è proprio la città di Ferrara. Con la commissione di inchiesta locale sul sistema di gestione dei minori, il pavimento sotto ai piedi ben saldi dei dem ha iniziato a tremare. E dire che non si tratta assolutamente di una caccia alle streghe. Ma piuttosto si tratta “della volontà di approfondire, spinti da un doveroso impegno di trasparenza nei confronti delle famiglie, utenti di un servizio delicatissimo, soprattutto dopo i dubbi sollevati sull’ intero sistema dalle inchieste nazionali ancora in corso”, ha spiegato l’ assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti. Ma al Pd l’iniziativa non è piaciuta per niente e addirittura ha deciso di presentare un ricorso al Tar per chiedere che la delibera che istituisce la commissione sia dichiarata illegittima. E quali sarebbero le motivazioni? Considerando che siamo in Comune guidato dal centrodestra sembrano alquanto irrisorie. I consiglieri dem, infatti, insistono in particolare su un punto, ovvero il numero di piddini all’ interno della commissione, che non ritengono proporzionale. In altre parole, ai dem brucia il fatto di non avere il controllo della commissione. Ma perché avere tanta paura? D’altronde, secondo la Regione a guida Pd, tutto funziona perfettamente e non c’è un sistema malato. Che dire: forse il Pd preferisce la linea dell’insabbiamento. Non si sa mai che poi esca qualche lato marcio anche a Ferrara.
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