La banda degli spacciatori rom con il reddito di cittadinanza

Chi pensa sia necessario un controllo, dopo lโ€™assegnazione del reddito di cittadinanza, forse non ha tutti i torti.

E la recente scoperta fatta in Calabria lo conferma. Due giorni fa, infatti, i militari della guardia di finanza di Catanzaro hanno sgominato una banda dedita allo spaccio e al traffico di droga. I 19 arrestati erano tutti di etnia rom e 8 di loro percepivano il reddito di cittadinanza.

Alle prime luci dellโ€™alba del 13 novembre scorso รจ scattata lโ€™operazione โ€œScacco alla reginaโ€, che ha visto lโ€™esecuzione di 19 ordinanze di custodia cautelare, 3 delle quali destinate a minori. Gli oltre 100 finanzieri impegnati nel blitz hanno sgominato una banda residente nel quartiere di Lamezia Terme โ€œCiampa di Cavalloโ€, popolato soprattutto da famiglie di etnia rom, precedentemente trasferite lรฌ dal campo di Scordovillo, il piรน esteso al Sud, in cui si viveva in condizioni di degrado.

Le indagini hanno portato alla luce un quadro complesso. Al vertice dellโ€™organizzazione cโ€™era una donna di 50 anni, che impartiva gli ordini dal carcere, riuscendo a controllare una catena di spaccio di sostanze stupefacenti, che avveniva allโ€™interno del quartiere โ€œCiampa di Cavalloโ€, ritenuto dagli investigatori una sorta di โ€œfortinoโ€ impossibile da espugnare, controllato dalle sentinelle. Il tramite tra la donna e lโ€™organizzazione รจ risultato essere un parente della 50enne, minorenne, che andava a trovarla in carcere e trasmetteva poi gli ordini agli altri nuclei familiari, tutti di etnia rom. Poi, gli altri membri provvedevano a vendere cocaina ed eroina alle persone autorizzate ad entrare nel โ€œfortinoโ€.

Tra i membri dellโ€™associazione, le fiamme gialle hanno individuato anche tre minori, due dei quali di etร  inferiore ai 14 anni (quindi non imputabili): per loro รจ stata disposta la custodia cautelare in apposite strutture. La procura per i minorenni di Catanzaro ha avviato anche le procedure per riconoscere la decadenza della potestร  genitoriale.

Secondo quanto riporta La Veritร , il procuratore di Lamezia Terme ha dichiarato: โ€œรˆ un contesto di particolare allarme sociale al quale cerchiamo di fare fronte con piante organiche ridotte al lumicino. La popolosa comunitร  rom che vive a Lamezia Terme, composta da cittadini italiani a tutti gli effetti assilla da decenni la cittร , ma la politica e la pubblica amministrazione non hanno saputo dare risposte per risolvere questa problematicaโ€.

Quattro degli arrestati sono risultati destinatari del reddito di cittadinanza, mentre altri quattro fanno parte di famiglie che lo percepiscono. Non รจ la prima volta che individui con redditi illeciti risultano ricevere anche il denato di sostegno: la scorsa estate, erano state fermate persone che lavoravano in nero e percepivano il reddito di cittadinanza.

il giornale.it

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