Siria, ok delle Commissioni Difesa ed Esteri: “Italia via dal confine turco”
L’Italia si impegna a ritirare le truppe dal confine tra Siria e Turchia.
Le Commissioni Difesa ed Esteri hanno approvato all’unanimità la risoluzione proposta dalla Lega che impegna il governo “ad assumere iniziative per completaste il ritiro dei nostri militari impegnati lungo il confine turco-siriano entro la scadenza prevista”. Secondo i deputati della Lega in Commissione, che hanno proposto la risoluzione l’avanzata di Recep Tayyip Erdogan in Siria ha fatto venire meno i presupposti di sicurezza poer i nostri militari e per la stessa popolazione.
La proposta è stata approvata all’unanimità e vede la soddisfazione di tutti i partii. Fratelli d’Italia ha espresso “soddisfazione” per l’approvazione della risoluzione. Una richiesta già avanzata dallo stesso FdI durante il questione time con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Felicità anche da parte del Movimento Cinque Stelle, che, nonostante le ultime parole di Luigi Di Maio sull’Iraq e su una missione che “incarna i valori” espressi anche dai pentastellati, dà contemporaneamente l’ok al ritiro delle truppe italiane e delle batterie missilistiche dal confine turco-siriano. In tutto sono 136 i militari coinvolti nella decisione del governo.
La mossa da parte dell’Italia arriva dopo che la guerra in Siria ha subito una clamorosa accelerazione a seguito dell’avanzata turca e della presa di posizione del governo americano che, pur lasciando di fatto il semaforo verde ai turchi e accordandosi con la Russia, ha mantenuto le sue truppe nel nord-est siriano ma per controllare i pozzi petroliferi e altre aree dove sono presenti le forze curde alleate. L’Italia, così come altri Paesi Nato, si ritrova quindi in una posizione estremamente complessa, dovuta al fatto che la Turchia, in qualità di Paese membro dell’Alleanza atlantica, ha messo in atto una vera e proprio invasione del nord-est siriano senza però dare garanzie ai partner coinvolti in quel settore strategico. La frase di Francesco d’Uva, membro della commissione Difesa del M5S, ha spiegato l’ok del partito con una frase molto chiara: “Mancano i presupposti per una protezione della Turchia da parte della Nato”. La condanna dell’attacco in Siria da parte dell’Italia ha quindi un primo effetto: e il parlamento si è unito.
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