Rapina e sevizie a coppia, ai domiciliari una delle “belve di Lanciano”
Dopo la condanna in primo grado con rito abbreviato a 8 anni di reclusione, per George Ghiviziu arrivano delle novità: potrà scontare la pena a casa con il braccialetto elettronico che consentirà di essere monitorato costantemente.
Una delle belve di Lanciano, gli autori della violenta rapina nella villa dei coniugi Martelli e Bazzan avvenuta il 23 settembre 2018, tornerà dunque nella sua abitazione insieme alla moglie e ai suoi due piccoli figli. Dopo sei giorni della rapina fu arrestato arrestato mentre cercava di nascondersi tra le campagne tra Sant’Onofrio e Rizzacorno; il processo ha confermato che lui non entrò all’interno della villa ma fece da palo e da autista ai suoi connazionali malviventi.
Accolte le richieste
Lo scorso 8 ottobre sono stati inflitti 65 anni totali di carcere ai componenti: 10 anni a Ruset Aurel, 9 anni e 4 mesi a Ion Cosmin Turlica, 10 anni a Costantin Aurel Turlica, 8 anni a George Ghiviziu, 11 anni e 4 mesi a Marius Adrian Martin; sono accusati di rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di armi. 10 mesi invece a Gheorghe Traian Jacota, accusato di favoreggiamento per aver cercato di far fuggire Ghiviziu.
Come riportato da Il Centro, il giudice Giovanni Nappi ha accolto la richiesta dei domiciliari con braccialetto elettronico presentata lunedì scorso dai legali del 26enne, Paolo e Nicola Sisti. Nonostante il parere negativo del pm, è arrivato il via libera poiché si ritiene che non ci sia più il rischio né di inquinamento delle prove né di reiterare il reato da parte di Ghiviziu: sono state dunque ritenute valide le motivazioni giuridiche presentate dai legali.
il giornale.it