Lamorgese fa guerra a Salvini: “Modificare i Decreti sicurezza”
Le intenzioni della maggioranza sui decreti sicurezza, sulle misure cioè volute in primis dall’ex ministro dell’interno Matteo Salvini ma approvate da tutta l’ex maggioranza gialloverde, sono state svelate oggi dal nuovo titolare del Viminale, Luciana Lamorgese.
In un’audizione tenuta nelle scorse ore presso la commissione antimafia della Camera dei Deputati, il ministro dell’interno ha dichiarato che il governo Conte II entro l’anno modificherà le norme in questione.
“Sui decreti sicurezza c’è stato un intervento del capo dello Stato – ha dichiarato Lamorgese – quindi noi certamente in prima battuta opereremo quelle modifiche per renderli conformi alle osservazioni che erano venute dal Quirinale. Secondo me nel giro di poco si affronterà il problema”. Anzi, secondo quanto affermato sempre dal titolare del Viminale, i decreti dovrebbero essere modificati entro l’anno.
Le norme volute da Salvini sono subito entrate nel mirino del Pd in sede di consultazione per la formazione del nuovo governo. Discontinuità è stata la parola d’ordine relativa a tali decreti, le quali comprendono direttive e norme in primis sull’immigrazione: dalle multe alle Ong, fino alle possibilità di confisca delle navi in alcuni casi specifici.
Ma nei decreti sicurezza, sono previsti interventi anche sulle aree degradate ed a maggior rischio di spaccio di sostanze stupefacenti, con l’individuazione di aree rosse da tenere sotto controllo. Articoli e commi entrati in buona parte sotto i riflettori dei democratici, soprattutto della parte più a sinistra del partito.
Proprio nei giorni scorsi, Matteo Orfini ha dichiarato di aver pronti molti emendamenti in grado di smontare “pezzo dopo pezzo” i decreti sicurezza. Se per adesso non si è intervenuti, è per via dello scetticismo del Movimento Cinque Stelle ed in particolare di Di Maio su questo fronte: i grillini, con in testa l’attuale ministro degli esteri, a più riprese hanno detto di non voler snaturare la linea dettata dai decreti sicurezza.
Questo perché, da un lato, il movimento ha paura di smentire sé stesso su un argomento molto sentito e delicato. Dall’altro lato, nel gioco delle parti instaurato all’interno della nuova compagine di governo, Di Maio vorrebbe in qualche modo recitare il ruolo di “Salvini” della maggioranza giallorossa.
Adesso però, la spinta arrivata dal Pd starebbe facendo propendere tutti i vari componenti della coalizione di governo ad imprimere una svolta sulle modifiche da apportare ai decreti sponsorizzati dal leader della Lega.
Se da un lato le parole della Lamorgese non hanno lasciato spazio a dubbi sui prossimi interventi del governo, dall’altro però non hanno chiarito che tipo di modifiche saranno apportate sui vari testi in questione. Il ministro si è limitato ad affermare che le novità riguarderanno le parti sulle quali sono intervenute le osservazioni da parte del Quirinale.
L’impressione è comunque che, subito dopo l’approvazione dei vari documenti sul bilancio, il governo metterà mano ai decreti sicurezza.
il giornale.it