E sul web dilaga lo sfottò ai perdenti
La «marcia su Perugia» di Matteo Salvini è partita il 28 ottobre, qualcuno lo ha notato facendo il paragone con la manifestazione del 1922 organizzata dal Partito nazionale fascista, anche sui social network, dove ieri, alla luce della vittoria umbra, si è scatenata la satira.
Mentre c’è chi scrive che brinderà a suon di mojito, come il leader della Lega ad agosto in spiaggia al Papeete, c’è chi, come il famoso Spinoza, pungola su Twitter cinguettando con un «Come da tradizione in Umbria vince chi sa parlare agli animali» e ancora «Ora in Umbria ci sono da rimuovere pure le macerie di Pd e 5 stelle». Battuta che scatena l’ironia di Lercio, che titola un suo articolo «Umbria, alleanza Pd-5stelle potrà usufruire dei fondi per i terremotati».
Su Facebook si va dalle immagini di birilli con la testa di Conte, Di Maio, Renzi, la Boschi e Zingaretti atterrati da uno «strike, fallimento totale», fino a quelle con le ruspe che asfaltano i simboli di Pd e Pentastellati.
«Tra poco – scrive qualcuno – il Movimento 5 stelle si chiamerà Movimento 5 per cento». E c’è chi posta l’immagine degli sconfitti contornata dalla scritta «Belli ciao, ciao, ciao». Non mancano i «Baci e bacioni perugini», con l’effigie del famoso cioccolatino, le foto di Di Maio e Zingaretti che ballano insieme in un insolito «Ultimo tango a Perugia», un Mario Borghezio che riassume con un gesto inequivocabile il risultato delle elezioni e il post di un signore di sinistra che su Twitter annuncia «Se vince la Lega mi do fuoco». La risposta dei supporter di Salvini è quanto mai scontata: «Maialino al forno». E ancora: «Chiamate i pompieri».
C’è chi posta, quindi, l’immagine di Luigi Di Maio mentre vende popcorn allo stadio: «Presto torni al lavoro dei tuoi sogni», scrivono. E a Conte suggeriscono facendo riferimento all’infelice battuta del suo tour elettorale: «Giuseppi, la provincia di Lecce si è espressa e vuole che tu ti dimetta e vada a casa».
C’è quindi una foto che circola da ieri, quella dell’Italia con l’Umbria di colore verde. «Il cuore leghista dello Stivale», è il commento sottostante. Quindi il famoso scatto degli sconfitti seduti sorridenti l’uno accanto all’altro: «La risata prima della mazzata». In questo caso c’è poco da ridere, è la pura verità.
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