Di Maio chiude a nuove alleanze col Pd: “Strada non praticabile”
Enorme delusione registrata da Luigi Di Maio alla luce del catastrofico risultato del Movimento 5 Stelle alle elezioni Regionali in Umbria.
In un’intervista rilasciata ai microfoni di SkyTg24, il capo politico pentastellato ha affermato che il patto civico con il Partito democratico “era un esperimento” che però “non ha funzionato”: dunque a suo giudizio “questa strada non è più praticabile”.
Il ministro degli Esteri si è soffermato sul tema delle alleanze, osservando come il M5S “che stia con alleato con la Lega o che stia alleato con il Pd non ne trae giovamento: il Pd ci fa male come la Lega a starci al governo insieme”. Volgendo lo sguardo alle prossime votazioni locali bisognerà “azzerare le aspettative e ritrovare lo spirito originario”. Il faro resta sempre la creazione della terza via: “Possiamo crearla restando fuori dai due poli. Il Movimento va meglio quando va da solo”.
“Il governo va avanti”
Dopo essersi complimentato con Donatella Tesei per la vittoria ottenuta, l’ex vicepremier ha rassicurato che i risultati umbri “non fermeranno il governo” che attualmente sta lavorando “per portare avanti il programma”. Il suo impegno è volto a “far durare il governo altri tre anni e poi per farlo valutare dagli italiani, il voto arriverà. Saranno gli italiani, a quel punto, a dire se avremo lavorato bene o male”.
Di Maio ha poi ripercorso i primi passi condivisi con i dem: “Abbiamo mantenuto la promessa sul taglio dei parlamentari e la promessa di evitare l’aumento dell’Iva, approvato misure che nei prossimi mesi daranno frutti e miglioreranno la vita degli italiani”. Adesso però è arrivato il momento di “innovare e migliorare il programma, perché ci possono essere delle migliorie”.
Per quanto riguarda la manovra ha sottolineato che “deve definire dove vanno i soldi per le famiglie che fanno i figli, quale sia lo strumento per erogare le risorse”. Ancora aperta la questione delle partite Iva, ma non solo: “Bisogna capire a chi va il taglio del cuneo fiscale e poi c’è tutta la questione legata ai meccanimi plastic tax”. Il capo politico del Movimento 5 Stelle si è schierato a favore della sugar tax, ma ha specificato che “altri tipi di intervento sulle entrate vanno visti bene e avremo modo di discuterne”.
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