Alzheimer, in arrivo il primo farmaco che frena il declino cognitivo
In Italia 1 anziano su 4 sopra gli 80 anni soffre del morbo di Alzheimer.
Questa patologia rappresenta la piรน comune forma di demenza e implica per il paziente serie difficoltร nel condurre le normali azioni della vita quotidiana. Il primo a descriverne i sintomi e gli aspetti neuropatologici nel 1907 fu il neurologo tedesco Alois Alzheimer. Numerose sono le sue manifestazioni:
– Amnesia retrograda consistente nell’incapacitร di ricordare gli eventi recenti;
– Agnosia, impossibilitร di riconoscere cose prima note;
– Aprassia, difficoltร nel compiere azioni comuni;
– Anomia, incapacitร di nominare un oggetto pur riconoscendolo;
– Cambiamenti nel tono dell’umore;
– Disorientamento spazio-temporale;
– Deficit intellettivi.
Il decorso della malattia รจ assai variabile, ma generalmente si assesta su 8-15 anni. Esistono alcuni fattori in grado di influenzare la probabilitร di sviluppare l’Alzheimer. Innanzitutto l’etร . Difficilmente, infatti, il morbo viene diagnosticato prima dei 65 anni. Ancora il sesso. Secondo recenti studi le donne sarebbero piรน a rischio e una possibile spiegazione potrebbe essere legata al fatto che, dopo la menopausa, si smette di produrre estrogeni. Da non sottovalutare poi i fattori genetici. La patologia รจ caratterizzata dall’accumulo progressivo nel cervello di beta-amiloide. Si tratta di una proteina che, formando placche, circonda e distrugge le sinapsi, ovvero i punti nevralgici della comunicazione fra i neuroni.
Una nuova speranza per gli ammalati รจ racchiusa nel farmaco sperimentale “Aducanumab“, un anticorpo specifico contro la proteina tossica beta-amiloide. L’azienda statunitense Biogen chiederร alla FDA l’autorizzazione alla commercializzazione dello stesso. Il farmaco ha avuto una storia travagliata. Solo qualche mese fa l’azienda produttrice aveva deciso di fermare in anticipo la sperimentazione, in quanto i primi dati erano deludenti. In realtร la ricerca รจ proseguita. Dopo dettagliati esami gli studiosi hanno scoperto che, con un dosaggio superiore, questo anticorpo specifico รจ in grado di rallentare la progressione del declino cognitivo tipica dell’Alzheimer. Il prossimo passo, dunque, sarร quello di richiedere l’autorizzazione per Aducanumab alla Food and Drug Administration. Per l’analisi ci potrebbero perรฒ volere tra i 12 e i 24 mesi.
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