Bimbo non smette di piangere, babysitter gli rompe spina dorsale
Il bimbo di cui si stava prendendo cura non smetteva di piangere, così lei, esasperata, è arrivata a spezzargli la spina dorsale.
Choc negli Stati Uniti, dove si susseguono i casi di abusi e violenze commessi da giovani babysitter.
Quest’ultimo episodio si è verificato lunedì scorso a Daytona Beach, in Florida. La 21enne Amy Godden si stava occupando di un neonato di 4 mesi, affidato a lei dalla famiglia, quando è avvenuto l’impensabile. Non riuscendo a placare in alcun modo il bambino, la ragazza gli ha provocato la gravissima frattura.
Si ignora ancora che cosa sia realmente accaduto all’interno dell’abitazione. Resasi conto delle condizioni del piccolo, la 21enne ha raggiunto l’ospedale, per poi chiamare i genitori del bimbo in un secondo momento.
Tante le versioni fornite dalla ragazza. In un primo momento, la Godden ha riferito agli inquirenti che il piccolo si era ferito quando lei lo aveva sollevato dal suo dondolo, ignara del fatto che un braccio del neonato si trovasse intrappolato fra le barre laterali della struttura. Durante il secondo interrogatorio, una nuova versione. La giovane si è infatti corretta, spiegato di essersi allontanata in cucina, lasciando il piccolo da solo, e di avere poi improvvisamente udito il rumore di uno schiocco. Tornata di corsa dal bambino, lo aveva trovato con il braccio sinistro penzolante. Il bimbo, dunque, si era ferito da solo.
Una tesi subito scartata dai medici, i quali hanno escluso che un bambino così piccolo possa causarsi lesioni di tale portata. Babysitter in carcere: bimbo non smette di piangere, lei gli spezza spina dorsalePubblica sul tuo sito
Anche il sopralluogo della polizia di South Daytona a casa della 21enne, luogo dove si sono svolti i fatti, ha smentito le dichiarazioni della giovane. Il dondolo menzionato è stato trovato ed esaminato, e gli agenti hanno visto che si tratta di un modello senza barre.
È stato così che la Godden ha ammesso di aver fatto del male al bambino, anche se non intenzionalmente. Il braccino del piccolo era rimasto incastrato sotto di lei mentre lo cullava, cercando di placare il suo pianto. I suoi modi, forse, erano stati troppi bruschi, ha inoltre ammesso. Secondo la polizia, invece, la Godden avrebbe scosso il bambino con tanta violenza da provocargli la gravissima lesione.
Il continuo cambiare versione non ha comunque fatto altro che aggravare la posizione della 21enne, ora in arresto con l’accusa di abuso su minore aggravato. Amy Godden si trova rinchiusa dietro le sbarre, e non è stata fissata alcuna cauzione.
Le indagini degli inquirenti proseguono. Al momento non è stata rilasciata alcuna notizia in merito alle condizioni del bambino.
il giornale.it