Manovra, Pd attacca: “Di Maio? È un furbetto che difende i furbetti”
“La Commissione Ue chiede chiarimenti che il Governo si appresta a dare entro domani”.
Lo hanno dichiarato fonti del Mef in risposta alla missiva inviata da Bruxelles. E mentre dal governo assicurano che si tratta di “una normale interlocuzione con l’Ue”, la manovra continua a creare malumori.
Le prime modifiche sono già state fatte, ma l’accordo tra Pd, M5S, LeU e Italia Viva è ancora fragile. Come spiega Libero, i “vincitori” sembrano i grillini che incassano il carcere per i grandi evasori da inserire nel Decreto Fisco e lo stop su contanti e Pos.
Mentre Luigi Di Maio esulta (“Il Movimento 5 stelle non molla mai. Colpiamo i pesci grossi”, ha scritto sul Blog), dagli alleati del Pd arrivano nuove frecciatine. A scagliarsi contro il pentastellato è, questa volta, il dem Enrico Rossi. “‘A mossa di Giggino – ha scritto su Facebook il governatore della Toscana -. Un furbetto a difendere i furbetti. Di Maio ottiene di far slittare di 6 mesi la riduzione del contante e la multa per chi non ha il pos, il dispositivo elettronico per pagare con la carta di credito. Giusto invece ridurre o eliminare le commissioni bancarie, ma poteva essere fatto subito. Di Maio si appende sul petto qualche medaglietta verso il popolo dei furbetti dell’evasione“.
“Il subdolo calcolo politico – ha continuato Rossi – è che il rinvio consente di arrivare a luglio e serve a superare il periodo elettorale. Tirammo a campà”.
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