A Lampedusa si continua a sbarcare
Continua l’emergenza a Lampedusa: complice un fine settimana contraddistinto da temperature estive e da conizioni meteomarine ottimali, sull’isola sono proseguiti gli sbarchi e solo nella giornata di domenica si sono contati 56 migranti approdati.
Il primo sbarco di ieri è stato autonomo ed ha riguardato un barchino con a bordo 43 persone arrivate, in maniera quasi del tutto indisturbata, presso la spiaggia di Punta Sottile.
L’imbarcazione in questione, era stata già avvistata nella giornata di sabato: Alarm Phone aveva infatti lanciato la segnalazione quando il mezzo si trovava a 50 miglia dalle coste libiche. Nessuno però è intervenuto e così, dopo alcune ore, il barchino con i migranti a bordo è approdato autonomamente all’interno dell’isola.
Soccorsi dagli uomini della Guardia Costiera, nonché dalle forze dell’ordine impegnate in queste settimane a fronteggiare l’aumento degli sbarchi a Lampedusa, i 43 sono stati trasferiti presso il centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola. Le nazionalità delle persone a bordo erano in gran parte sub sahariane: sono risultati infatti presenti somali, gambiani, senegalesi, guineani ma anche egiziani.
Sempre nella giornata di domenica poi, è stato registrato un altro approdo questa volta tramite un’imbarcazione più piccola: a bordo del mezzo, 13 migranti soccorsi quando erano già a Lampedusa. Per fortuna nessuno di coloro che è approdato sull’isola ha presentato problemi evidenti di salute.
Alle due imbarcazioni sbarcate ieri, occorre aggiungere anche i 57 migranti arrivati a Lampedusa nella notte tra venerdì e sabato: approdati nella zona di Cala Francese, nessuno si èa accorto inizialmente del loro arrivo.
Il gruppo, come raccontato da AgrigentoNotizie, seguendo le luci della strada che porta verso il paese, si è spostato verso il centro urbano dell’isola. Rintracciati dalle forze dell’ordine dopo alcune segnalazioni da parte dei cittadini, anche per loro è scattato il trasferimento presso il centro di contrada Imbriacola.
E la struttura in questione appare sempre più al limite: l’hotspot potrebbe infatti ospitare un totale di 95 persone, ma oramai dall’inizio dello scorso mese di settembre è costantemente sovraccaricato.
Le condizioni meteomarine hanno permesso nelle ultime ore lo spostamento di alcuni di loro a Porto Empedocle tramite il traghetto di linea, i continui arrivi però al momento non consentino di dare respiro agli operatori della struttura ed alle forze dell’ordine.
Nel frattempo, poco più a largo delle coste lampedusane, sta proseguendo il lavoro dei sommozzatori della Guardia Costiera per il recupero degli ultimi ispersi del naufragio del 7 ottobre scorso.
il giornale.it