L’assassino come Gesù: il quadro che offende Pamela
La sua ultima opera (“Non fare il salame –Rifiuta il fascismo”) è comparsa per le vie di Torino il 25 aprile scorso.
Una provocazione non proprio originale, visto che raffigurava Benito Mussolini a testa in giù. La carriera di Andrea Villa, anche conosciuto come il Bansky torinese, non si è certo interrotta dopo quella prodezza. Anzi, per lo street-artista si sono spalancate le porte della “Riccardo Costantini Contemporary”, dove ha tenuto una personale. Lavori inediti, collage tridimensionali su carta fine art, in edizione limitata di 10 esemplari, di matrice pop e dadaista, tra cui spicca il viso di una ragazza che tutti conoscono. Si chiama Pamela Mastropietro ed è stata abusata e uccisa a Macerata nel gennaio 2018.
Nella fantasia di Villa, la giovane vittima viene raffigurata come la Vergine nel quadro “Madonna con Bambino” di Bellini e tiene in braccio l’uomo ritenuto responsabile del suo omicidio: il pusher nigeriano Innocent Oseghale, recentemente condannato all’ergastolo per omicidio volontario aggravato dalla violenza sessuale, il vilipendio, la distruzione del cadavere e l’occultamento. Cosa ci vuole trasmettere? Il titolo, “Salotto borghese – Italia agli immigrati”, è già abbastanza eloquente. È un’accusa esplicita a chi avrebbe strumentalizzato il caso di Pamela. Come si legge sul sito internet della galleria, infatti, “l’opera di Villa pone una domanda allo spettatore: chi è che manca di rispetto alla vittima, l’artista che critica il sistema mediatico ed economico dei giornali e dei partiti, o i media e i partiti stessi che sfruttano la sofferenza delle vittime?”.
Non ha apprezzato l’allegoria lo zio della vittima, Marco Valerio Verni, che sembra intenzionato ad adire le vie legali. “Siamo venuti a conoscenza di questo quadro e lo abbiamo trovato blasfemo, dissacrante e offensivo sia della religione che di Pamela e della sua tragedia, oltre che dei familiari”, ha detto Verni a Il Tempo. “Ci dispiace il viso di Pamela sia usato in questo modo, non avremmo avuto da ridire se fosse stato usato per messaggi positivi, di beneficenza ma così, a nostra insaputa, in un contesto come questo, non fa che aumentare amarezza e rabbia. Al di là di qualsiasi messaggio l’artista volesse mandare è raccapricciante averne preso visione. Valuteremo le azioni più opportune”.
Sulla vicenda si è espressa anche la deputata torinese di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli, che ha chiesto al Parlamento di condannare l’accaduto. “Siamo vicini alla famiglia di Pamela – fa sapere Montaruli – e ci adopereremo affinché possa arrivare una ferma condanna contro questa provocazione di cattivo gusto. Usare il volto di una giovane barbaramente uccisa per avere notorietà è squallidume offensivo anche della sensibilità di chi è cristiano”.
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