Il 50% degli italiani boccia la manovra: Risale la Lega, calano Pd e M5s

Al termine dei una notte di fuoco il Consiglio dei ministri, su proposta del premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ha approvato il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e il bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 e, salvo intese, un decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili.

Il testo, elaborato dopo un estenuante scontro tra le forze che compongono il governo, riscuote un gradimento piuttosto moderato. Nel sondaggio condotto da Ixรจ per la trasmissione Cartabianca su Raitre, si esprime positivamente il 32% degli italiani, mentre nella metร  dei casi il giudizio sulla manovra economica รจ critico.

I due provvedimenti, che compongono la manovra finanziaria e trovano la loro traduzione sul piano contabile nel Documento programmatico di bilancio (Def) per il 2020, verranno trasmessi alla Commissione europea. “La manovra che ne risulta non si limita all’eliminazione della clausola di salvaguardia sull’Iva per il 2020, ma contiene importanti provvedimenti per il lavoro, l’ambiente, gli investimenti, la famiglia e la disabilitร , avviando l’attivazione delle politiche contenute nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza”, si legge in un comunicato pubblicato da Palazzo Chigi. Intanto che aspettiamo le considerazioni di Bruxelles, la legge di Bilancio ha giร  avuto un impatto negativo sugli elettori. Sull’inasprimento delle pene per gli evasori, anche di media entitร , secondo il sondaggio di Ixรจ, l’opinione pubblica si dimostra piuttosto compatta: nel 70% dei casi si รจ infatti espressa a favore delle misure approvate dai giallorossi. Piรน in generale, perรฒ, il testo della manovra economica ha trovato giudizi critici. Nella metร  dei casi รจ stata, infatti bocciata dagli intervistati.

“Il quadro delle intenzioni di voto evidenzia la ripresa della Lega, che sale al 30,7%”, si legge nel sondaggio di Ixรจ che fa notare gli “assestamenti verso il basso dei due principali partiti di governo” con il Movimento 5 Stelle che scende sotto quota 20% e il Partito democratico che passa dal 21,9 al 20,4%. Italia Viva, la nuova formazione di Matteo Renzi, si porta invece al 4% guadagnando uno 0,5%.

il giornale.it

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