Rom mette incinta una 13enne: “La rivoglio, ora denuncio tutti”
“A me la gente che non capisce l’etnia sinta mi sta sul cazzo”. È un profluvio di insulti e minacce la telefonata in diretta alla Zanzara su Radio24.
Al telefono con Giuseppe Criciani e David Parenzo, c’è il 32enne rom che ha messo incinta una 13enne. Tra poco più di un mese la piccola diventerà mamma. Quando è stata ricoverata in ospedale per effettuare i controlli di routine legati alla gravidanza, i servizi sociali l’hanno trasferita in una struttura protetta. Ora, però, l’uomo insiste per riaverla indietro e minaccia di denunciare tutti.
“Io ti faccio il culo grosso così, coglione”. Le parole che il rom usa contro Cruciani sono state violentissime. “Tu ti devi vergognare”, ha incalzato. “Ah, io mi devo vergognare?”, ha ribattuto il giornalista che in radio aveva già attaccato il nomade per quanto successo a Cittadella. A fine settembre, secondo le prime ricostruzioni, riportate mercoledì scorso dal Gazzettino, quando era stata trattenuta in ospedale per alcune visite legate alla gravidanza, la ragazzina aveva deciso di andarsene volontariamente. Riportata in reparto la scorsa settimana dai suoi stessi familiari, sempre per eseguire altri controlli, è stata spostata in una struttura protetta scatenando l’ira del 32enne. Che, tramite un avvocato di Treviso, aveva cercato di difendere la propria posizione: “Siamo sinti e abbiamo delle regole diverse rispetto a voi. Nella nostra cultura rimanere incinta a quell’età è la normalità”.
Ai microfoni della Zanzara, mentre Cruciani condannava duramente quanto accaduto, il rom ha rivendicato quanto fatto: “Il cuore di due persone non si comanda. Se due persone si voglione bene, se vanno d’accordo…”. La vicenda ha già ottenuto un’eco politica con la Lega che, per bocca del consigliere Roberto Marcato, ha bollato il rom come un pedofilo. “A me quello che dicono gli altri non me ne frega una m…”, ha ribattuto lui. E, quando il giornalista di Radio24 lo ha boccato dicendogli che a lui questa vicenda “fa schifo”, ha definitivamente perso le staffe: “Vieni a dirmelo in faccia. Non ti piace perché voi italiani siete fatti così… fate di tutto e poi…”. E poi di nuovo le minacce: “Se tu vieni a casa mia ci sono ottocento nomadi… non so se esci vivo o morto. Perché tu – ha continuato il rom – prima di parlare, prima di giudicare le persone, pensaci con il cuore… se sei uomo, dimmelo in faccia”.
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