L’italiano da 20 miliardi che vuole battere il cancro
Le strategie dei prossimi anni per la lotta al cancro in Europa sono in mano sua. Walter Ricciardi è stato nominato presidente del Mission board on cancer, organismo europeo che gestisce un fondo da 20 miliardi di euro, messi a disposizione dal Parlamento Ue e dagli Stati membri, per la ricerca e gli interventi sociali e clinici contro i tumori.
Un incarico enorme, contando che Ricciardi avrà l’ultima parola sui bandi da indire, sugli studi da finanziare, sulle strategie di prevenzione e sulla gestione delle nuove terapie oncologiche alternative a radio e chemioterapia. E dovrà anche affrontare il tema dei survivors, cioè del numero – fortunatamente sempre maggiore – delle persone che sopravvivono al cancro. «Sono onorato – scrive il professore su Twitter -, sono sicuro che l’Italia, con i suoi ricercatori, medici e professionisti darà un grande contributo a questa importante azione europea».
«Una bella notizia per l’Italia», commenta il ministro alla Salute Roberto Speranza. E una bella notizia lo è davvero, soprattutto perché fino a qualche mese fa nessuno avrebbe mai immaginato che l’Europa scegliesse un italiano per una poltrona del genere. La nomina in realtà è anche una cartina tornasole per capire come ora l’Unione europea ci considera: il cambio di alleanze e l’uscita di scena della Lega hanno evidentemente contribuito e finalmente «ci» viene riconosciuto un ruolo prestigioso.
Ricciardi, ordinario di Igiene generale e applicata all’università Cattolica e direttore dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, è stato l’uomo anti «oscurantismo», colui che ebbe il coraggio di prendere le distanze dalle politiche sanitarie grillino-leghiste. Tanto che nel gennaio del 2018 lasciò l’incarico di presidente dell’Istituto superiore della sanità. Lui, tra i consiglieri più fidati dell’ex ministro alla Salute Beatrice Lorenzin, volle chiaramente discostarsi dalla linea sanitaria dei gialloverdi, in particolar modo dalle scelte del ministro Cinquestelle Giulia Grillo sui vaccini. Scelte che sembravano ignorare il pericolo di certe malattie e l’importanza dell’obbligo alla profilassi nei bambini per contenere il rischio di epidemie.
Ora il riscatto. Suo, della comunità scientifica italiana e dell’Italia in Europa. Un po’ a sorpresa, la nomina è stata comunicata dal commissario responsabile per la Ricerca, la scienza e l’innovazione Carlos Moedas. Walter Ricciardi siederà sulla poltrona di Harald zur Hausen, premio Nobel per la Medicina nel 2008 per le ricerche condotte sul cancro alla cervice uterina che lo hanno portato a scoprire il ruolo del papilloma virus nello sviluppo di questa patologia. «Sostituire un premio Nobel non sarà facile – ammette lui -, ma ci metterò tutto il mio impegno. Il nostro lavoro sarà quello di individuare e rafforzare le competenze presenti nell’Unione Europea per la ricerca, la prevenzione, l’ottimizzazione delle cure e gli interventi per garantire ai pazienti il meglio per la loro vita e, al contempo, rafforzare la competitività dell’Europa in questo settore strategico». Ricciardi era stato nominato lo scorso agosto tra i membri del Board dopo una selezione tra 2.100 candidati.
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