Movimento 5 Stelle sempre più diviso: pronta un’ondata di espulsioni

Incassato l’ok da parte della Camera per il taglio dei parlamentariLuigi Di Maio deve ora fare i conti con l’ennesimo colpo basso: i malpancisti sono pronti a far sentire la loro voce e ad abbandonare il Movimento 5 Stelle.

Anzi, in alcuni casi potrebbe essere proprio il capo politico ad adottare una linea dura contro i dissidenti: dopo la festa del M5S a Napoli (da sottolineare che il 20% dei parlamentari non ha versato la quota di 1.500 euro per protesta) il ministro degli Esteri avrebbe pianificato una serie di espulsioni per sanare gli animi interni.

Chi rischia

Nella giornata di ieri Andrea Colletti in Aula ha annunciato di rifarsi al monocameralismo, e perciò di tirarsi fuori. Ora rischia di essere soggetto a un provvedimento personale: “Io non me ne vado, facciano pure”. E sul fattore restituzioni dice di essere in regola: “Ho tutto rendicontato, ma prima di far partire il bonifico ho chiesto gli estremi del conto dove dovrei versare: se non si fidano loro, non mi fido nemmeno io”. Ma i vertici grillini hanno fatto sapere che “da regolamento va espulso”.

A non votare c’è Sebastiano Cubeddu: quale sarà il suo futuro? Al momento non si sa, ma quel che è certo è l’addio di Davide Galantino che ora passa a Fratelli d’Italia. E a finire in orbita Giorgia Meloni c’è anche Roberto Rossini.

Inoltre ci sono due ex ministri che già da un po’ di giorni hanno iniziato ad esternare diverse problematiche. Barbara Lezzi ha sollevato la questione relativa a Giancarlo Cancelleri, che da consigliere regionale in Sicilia è diventato viceministro ai Trasporti: “Dopo questa deroga le regole non valgono più”. E a lanciare la bomba, come riporta Il Messaggero, è Giulia Grillo: “Non sarò a Napoli per la festa e dopo questa esperienza in parlamento finirà il mio impegno politico. Ho perso le motivazioni”.

Anche Carla Ruocco, presidente della commissione Finanze, si sarebbe sfogata: “Io ho sempre detto ciò che non andava, già quando facevo parte del direttorio”. Tra dubbi, riflessioni e musi lunghi persiste un urlo esasperato che accomuna molti pentastellati: “Questo non può essere il Movimento anarchico a 5 Stelle”.

il giornale.it

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