Sono cinque gli uomini delle forze dell’ordine morti dall’inizio del 2019
Con i due poliziotti uccisi ieri nella sparatoria di Trieste, sale a 5 il bilancio degli uomini delle forze dell’ordine morti quest’anno.
Dall’inizio del 2019, infatti, sono quattro gli episodi che hanno fatto registrare dei caduti appartenenti alla polizia o all’Arma dei carabinieri.
Seguendo l’ordine cronologico, la prima tragedia risale al 13 aprile, quando Vicenzo De Gennario, carabiniere di 47 anni, venne ucciso a Cagnano Varano, in provincia di Foggia. Secondo quanto è stato ricostruito dalle indagini, una pattuglia dei carabinieri aveva fermato un’auto a un posto di blocco. L’autista, però, aveva estratto una pistola, puntandola contro i militari e iniziando a sparare. De Gennaro, vicecomandante della stazione del paese, era morto durante il trasporto in ospedale, mentre il collega che era con lui era stato ferito gravemente.
Poi, il 16 giugno, l’appuntato scelto Emanuele Anzini, di 41 anni, era morto investito da una macchina. Stava facendo il turno di notte e si trovava a un posto di blocco a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, quando un automobilista, risultato poi positivo all’alcoltest, lo aveva travolto e ucciso.
Il 27 luglio, a morire fu il carabiniere Mario Cerciello Rega, ucciso con undici coltellate nel quartiere Prati di Roma. Ad ammazzarlo il giovane americano Elder Finnegan Lee.
Infine, la strage di ieri, 4 ottobre, quando a Trieste, un uomo, che era stato precedentemente fermato e portato in questura, ha aperto il fuoco contro gli agenti. Nella sparatoria sono morti i poliziotti Pierluigi Rotta, 34 anni, e Matteo Demenego, 31 anni.
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