Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti contro Giuseppe Conte, governo finito: “Pioggia radioattiva”
Il discorso di Giuseppe Conte, che ha messo sul piatto le sue dimissioni, non ha placato affatto le liti tra Lega e M5s. In serata, infatti, è saltato il vertice sul decreto sblocca-cantieri: poche ore dopo le parole del premier, una nuova lite. Il governo, insomma, sembra finito, kaputt, manca quasi solo l’ufficialità. L’ombrello aperto da Conte per salvare l’esecutivo non sembra servire a nulla. E le parole di Giancarlo Giorgetti, riportate da Repubblica, descrivono benissimo questa situazione: “Perché se poi non piove grandina ma pioggia nucleare, radioattiva, hai voglia allora a farti ombrello. Non basta l’ombrello, si scioglie…”. Parole pesantissime pronunciate da Palazzo Chigi, dove Giorgetti è sottosegretario. Per lui il governo è finito. Tanto che, prima di rinchiudersi nello studio, quando gli chiedono se si sente rassicurato dalle parole di Conte, Giorgetti risponde: “Sapete come la penso, io ho le mie idee. Chiedete a Matteo Salvini se con queste garanzie si va avanti”.
Il tutto è avvenuto ancor prima del vertice sullo “sblocca cantieri” convocato dal premier alla presenta di Patuanelli e Romeo, capigruppo di Lega e M5s, Danilo Toninelli e altri. Lo scontro si è consumato sugli emendamenti presentati dal leghista Garavaglia, al quale il premier ha ribattuto: “Questa è una vostra iniziativa, non possiamo farcene carico, parliamone sotto il profilo tecnico, non ci sono le condizioni”. I leghisti hanno fatto muro, il vertice è stato interrotto prima del tempo e senza risultati. Salvini in quei momenti era impegnato in un comizio a Porto Mantovano, al termine del quale è stato informato di quanto accaduto. Durissime le sue parole: “Se queste sono le premesse per la ripartenza, allora si riparte col piede sbagliato. Anzi, si parte malissimo. Così non va, non si va avanti“. Esatto, non si riparte nemmeno. Resta solo da capire quanti gironi, ore, minuti questo governo possa restare in piedi.