Lo Stato islamico colpirà l’Occidente nella notte del Destino?
La nuova evoluzione dello Stato islamico che effetti avrà nella Notte del Destino, il periodo più sacro del Ramadan? Il modello stagionale di violenza dell’organizzazione centralizzata, sarà adottato anche dalla rete terroristica globale clandestina? Come si comporterà il modello insurrezionale dinamico che ha polarizzato l’ideologia jihadista negli ultimi quattro anni? Tra poche ore, queste domande potrebbero ricevere delle risposte
La Notte del Destino per l’Islam
Secondo le Sacre Scritture nella Notte del Destino o Laylat al-Qadr, il Profeta Maometto ricevette per la prima volta il messaggio divino nella sua interezza. E’ chiamata così perché in essa Allah decreta il destino della creazione per l’anno a venire. In realtà si ignora quale giorno fosse, ma è solitamene indicata come una delle notti dispari dell’ultima decade del Mesa Sacro. Ciò includerebbe il 21°, il 23°, il 25°, il 27° ed il 29° giorno del Ramadan. Essendo una festa lunare i giorni effettivi del calendario gregoriano possono variare a seconda di quando il Ramadan è iniziato effettivamente in ciascuna comunità. Ad esempio la maggior parte dei sunniti osserva Laylat al-Qadr il 27 ° giorno del Ramadan. La maggior parte degli sciiti il 23 ° giorno. Questi sono i giorni più sacri del Ramadan. Tatticamente parlando sono date che facilitano il coordinamento poiché universalmente conosciute nel mondo musulmano. Secondo le tradizioni islamiche, nella Notte del Destino i peccati saranno perdonati ed i premi spirituali moltiplicati.
L’ultimo venerdì di preghiera del Ramadan 2019/1440
Le organizzazioni terroristiche, nel tentativo di dare un’illusione di coordinamento globale, incoraggiano i propri affiliati nel compiere attentati durante date specifiche. In realtà sono date assolutamente casuali. L’ultimo venerdì di preghiera del Ramadan 1440/2019 cadrà il 31 maggio. Per il mondo musulmano, il venerdì è il giorno della preghiera congregazionale, un profondo momento di raccoglimento, devozione ed apprendimento. Secondo la prospettiva jihadista, non esiste una specifica finestra temporale utile per compiere un attentato, poichè l’ispirazione sarà sempre di natura divina. Tuttavia le azioni virtuose, gli omicidi per lo Stato islamico, possono essere incoraggiati attraverso la retorica radicale dei mullah. Questo è uno dei motivi per cui così tante proteste nei paesi islamici avvengono di venerdì.
Quando si concluderà il Ramadan 1440/2019?
Il Ramadan 1440/2019 si concluderà martedì 4 giugno, con l’inizio delle celebrazioni per l’Eid al-Fitr, una delle feste più importanti dell’Islam. L’Eid al-Fitr, letteralmente la festa della fine del digiuno, sancisce l’inizio decimo mese del Calendario lunare islamico, Shawwal.
La Notte del Destino per lo Stato islamico
Nel 2014 lo Stato islamico ha decontestualizzato le classiche prescrizioni del Corano per garantire un supporto religioso ad omicidi e missioni di martirio durante il Ramadan. Nella distorta reinterpretazione della teologia islamica effettuata dallo Stato islamico, l’omicidio durante il Ramadan è considerato un atto devozionale. Tuttavia al martire consacrato nella Notte del Destino, sempre secondo la visione dello Stato islamico, sarà assicurata la gloria e la redenzione. I premi spirituali per un’azione devozionale (omicidio) durante la Notte del Destino, saranno moltiplicati. Ecco il motivo per cui dal 2014, le missioni suicide aumentano durante gli ultimi dieci giorni del Ramadan. Solo per citarne alcuni. Gli attentati avvenuti nel 2016 a Medina, Baghdad e Dacca si verificarono negli ultimi dieci giorni del Ramadan. Non a caso, Abu Mohammad al-Adnani definì il Ramadan come “il mese di conquista”. La finestra utile di tolleranza (cioè per ricevere i benefici spirituali) per gli omicidi devozionali durante il Ramadan, è di tre giorni dopo la data ultima secondo calendario lunare.
La reinterpretazione del Ramadan
Il Profeta Maometto ottenne la prima vittoria musulmana della storia in quella che è nota come la Battaglia di Badr, durante il Ramadan del 624. Contro ogni probabilità, quella vittoria assicurò la sopravvivenza della neonata comunità di credenti. Durante il Ramadan del 630, Maometto conquistò anche la Mecca. I jihadisti sfruttano tali riferimenti storici manipolandoli per fini politici. Abdullah Azzam, il padre della jihad moderna, nei suoi testi affermava che “trascurare la jihad è come abbandonare il digiuno e pregare. Solo con la jihad il musulmano può raggiungere il più alto dei ranghi. Il credente vede la vita terrena come una prigione ed ambisce a raggiungere Allah”.
Il primo messaggio dello Stato islamico per il Ramadan del 2014
La reinterpretazione della teologia islamica ad opera dello Stato islamico risale al 2014. Nella sua prima apparizione pubblica nella Moschea al-Nuri, a Mosul, Abu Bakr al-Baghdadi gettò le basi della nuova mentalità radicale islamista, sostenendo la liceità e la natura obbligatoria della jihad nel Ramadan.
“Gli atti virtuosi (omicidi) durante il Ramadan varranno mille volte più di qualsiasi altro periodo dell’anno. Questo è il mese in cui il profeta ha ordinato agli eserciti di combattere contro i nemici di Dio. E Dio ama chi uccide i nemici in suo nome”.
“Nel sermone letto da al-Baghdadi, si decontestualizzavano le classiche prescrizioni del Corano per garantire un supporto religioso ad omicidi e missioni di martirio. Un semplice passaggio che di fatto elevò la jihad durante il Ramadan ad obbligo per i musulmani. L’omicidio dei non credenti, che è sempre di ispirazione divina, durante il Ramadan acquisiva un valore ulteriore poiché avrebbe moltiplicato le ricompense spirituali. La Sacra Scrittura Islamica è stata così stravolta da messaggi che invocano a “guadagnare il massimo beneficio durante il Ramadan”. Poiché sono le azioni terrene che garantiscono le ricompense divine, l’omicidio durante il Ramadan ha pienamente senso. È questa la base teologica alla base degli attacchi durante il Ramadan, definito da Abu Mohammed al-Adnani, primo portavoce dell’organizzazione terroristica come “il mese di conquista”. Poiché la legittimità dello Stato islamico tra i suoi seguaci si basa sulla rivendicazione delle dottrine islamiche, contestualizzare il Ramadan a momento di lotta divina contro i nemici di Dio aveva pienamente senso”.
Gli effetti nel mondo reale del messaggio di Abu Bakr al-Baghdadi
L’equazione sul Ramadan
Lo scorso anno gli attentati rivendicati dallo Stato islamico nei primi venti giorni del Ramadan sono stati 32. In 18 giorni del Ramadan 2019/1440, gli attentati rivendicati sono già 50 (ma ricevono scarsa attenzione in Occidente ecco perché lo stesso al-Baghdadi ha invocato la tattica dell’IRA che abbiamo spiegato in precedenza). Lo scorso anno lo Stato islamico ha limitato gli attacchi solo per due motivi: ritornare ad una capacità insurrezionale in Iraq e Siria e stabilire le condizioni per agire nelle nelle sue province all’estero nel 2019. Si trattava, quindi, di una decisione strategica. Terroristi e simpatizzanti cercherrano di far veicolare il messaggio che gli attentati rivendicati durante il Ramadan 2019/1440 sono avvenuti in risposta al messaggio video In the Hospitality of the Emir of the Believers con protagonista al-Baghdadi. Per una questione di credibilità e prestigio dell’autorità, gli attentati durante il Ramadan saranno ritenuti la prova degli effetti nel mondo reale del messaggio di al-Baghdadi. Attendiamoci quindi numerose infografiche. In base al tipo di messaggio emanato, noi abbiamo una stima del range di alcuni valori (valenza, persistenza, copertura ed efficacia), ma non quello riconducibile ad un messaggio video di al-Baghdadi, poiché l’ultimo risale a cinque anni fa. Al-Baghdadi non ha citato testualmente la parola Ramadan nel suo video di 18 minuti, ma ha fatto riferimento alla jihad. Sempre al-Baghdadi ha affermato nell’ultimo video che “il nemico dovrebbe sapere che la jihad continuerà fino alla fine dei tempi”.
I numeri di al-Naba durante il Ramadan
Il 181° numero di al-Naba è stato il primo pubblicato durante il Ramadan 2019/1440. Al-Naba ha pubblicato il primo contatore degli attentati avvenuti proprio durante il Ramadan, sebbene non aggiornato con le rivendicazioni ufficiali. Ciò significa che il 181° numero è stato “chiuso” qualche giorno prima. In base alle rivendicazioni ufficiali, al quinto giorno di Ramadan sono stati otto gli attentati rivendicati in sei diverse nazioni (dal computo vanno escluse le operazioni in Siria ed Iraq). Ma l’approfondimento veramente interessante del 181° numero di al-Naba, intitolato Rivoluzione dei Mujahideen, è quello dedicato alla velocità di esecuzione ed all’efficienza delle tattiche per colpire i bersagli prescelti, sia interni (province) che esterni (Occidente). Si fa riferimento a quella che potremmo tradurre come la capacità di acquisire informazioni utili (valutazione tattica) da sfruttare per massimizzare l’azione (attentato) in svariati contesti (urbani e non).
Nel 182esimo numero del settimanale al-Naba, lo Stato islamico ha rivendicato 22 attentati in dieci paesi durante i primi dodici giorni del Ramadan (i dati non sono mai aggiornati con il contatore ufficiale). Il settimanale dedica ampio spazio alle operazioni in Libia, ma nel 182° numero, lo Stato islamico ribadisce con forza che il nemico dell’Islam è al Qaeda. Gli autori di al-Naba ribadiscono che le differenze tra lo Stato islamico ed al Qaeda non sono di natura politica, ma riguardano questioni di fede. Al Qaeda, secondo al-Naba, “supporta gli apostati contro lo Stato islamico”. La rivalità tra le due organizzazioni terroristiche potrebbe degenerare in azioni sempre più aggressive. Teatro di questi scontri potrebbe essere proprio l’Occidente, considerando la visibilità che riceverebbero tali azioni (a differenza degli attentati in altre parti del mondo). Da mesi ripetiamo che al-Naba si è trasformato in uno strumento ibrido con al suo interno i contenuti e gli autori delle precedenti riviste. Ritroviamo la rubrica (potrebbe essere concepita su più numeri) intitolata la Rivoluzione dei Mujahideen. Si parla della creatività dei piani di azione. Attacchi che dovranno essere “rapidi, letali ed immediati”. Al-Naba sembrerebbe riproporre il concetto di sopravvivenza (“lasciate l’area dopo l’attacco”) che abbiamo visto nell’evoluzione VBIED in contesto urbano, sebbene quest’ultima era concepito per il breve termine. Sono consigli che possiamo racchiudere in una frase: l’attentato è un’azione asimmetrica, sorprendente e violenta che bilancia immediatamente, ma per un brevissimo lasso di tempo, le forze sul campo. Negli ultimi due numeri di al-Naba, vi sono contenute delle precise informazioni su bersagli e procedure.
I distaccamenti di monitoraggio
Negli ultimi due numeri di al-Naba, lo Stato islamico ha annunciato l’esistenza di organismi di monitoraggio attivi all’estero. Tali distaccamenti operativi di monitoraggio (non sappiamo se esistano realmente, potrebbe sempre essere propaganda) sarebbero attivi anche sul suolo europeo. Ribadiamo che negli ultimi due numeri non si fanno riferimenti ad alcuna nazione in particolare, ma si invitano i mujaheddin a fare ricorso alle guide dei distaccamenti operativi di monitoraggio per ottenere informazioni.
Stato islamico, questa notte le prime possibili risposte
Come si comporterà il modello insurrezionale dinamico?
Fin dal 2014, lo Stato islamico ha affidato ai suoi portavoce il messaggio di attivazione per la Notte del Destino. I messaggi audio di Abu Mohammed al-Adnani e, successivamente, di Abu Hassan al-Muhajir, attuale portavoce dell’organizzazione terroristica, sono stati diffusi a 12/15 giorni dalla fine del Ramadan. Come abbiamo spiegato a più riprese, la finestra di tolleranza utile per capitalizzare le ricompense durante il Ramadan e la Notte del Destino è di 72 ore. Tuttavia questi sono dati validi per l’organizzazione centralizzata. Il Ramadan 2019/1440 è il primo della nuova evoluzione dello Stato islamico, annunciata da Abu Bakr al-Baghdadi nel messaggio audio Give Glad Tidings to the Patient diffuso lo scorso agosto. Se nelle prossime 48 ore lo Stato islamico dovesse diffondere un messaggio audio per la Notte del Destino, sarà Abu al-Hassan al-Muhajir, portavoce del movimento, a leggerlo. Questa notte, infine, è atteso il nuovo numero di al-Naba, che sappiamo operare anche come vetrina ufficiale per tutti i comunicati e le produzioni ufficiali dello Stato islamico.
il giornale.it