La Camera boccia l’emendamento per salvare Radio Radicale
La Commissione Bilancio e Finanze della Camera ha dichiarato inammissibili gli emendamenti – compreso quello della Lega – al dl Crescita che permettevano di salvare Radio Radicale con la proroga della convenzione.
Insorgono le opposizioni con Renato Brunetta di Forza Italia, secondo cui è “inaccettabile che venga messa a tacere la libertà informazione”. “Il servizio pubblico va tutelato per permettere ai cittadini di conoscere e di partecipare alla vita pubblica”, dice su Twitter il deputato azzurro, “Difendiamo la democrazia, Salviamo Radio Radicale”
“Faremo ricorso”, assicura il deputato del Partito democratico, Filippo Sensi: “A che gioco stanno giocando sulla pelle di lavoratori e diritto all’informazione? Si prendono una responsabilità gravissima”, ha aggiunto. “È evidente che la maggioranza e soprattutto il Movimento 5 Stelle è decisa a chiudere una delle voci principali a disposizione dei cittadini da decenni. Come l’Agcom ha riconosciuto e come è chiaro per tutti Radio Radicale svolge un servizio pubblico inestimabile e il suo archivio è un patrimonio prezioso di questo Paese. Da oggi questo servizio non sarà più disponibile, per il capriccio prepotente di una forza politica che fa, in questo come in molti altri casi, il contrario esatto di quanto predica”.
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