Lo psicanalista su Salvini: “Si sente un giustiziere al di sopra della legge, come Zorro”
Massimo Recalcati analizza Matteo Salvini. Lo psicoanalista, ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital, ha parlato della figura del ministro dell’Interno, conducendo un parallelismo con Silvio Berlusconi.
“Da un punto di vista molto generale, Salvini condivide con Berlusconi il fatto che – se posso dare un giudizio clinico molto sommario – non è analizzabile. Cioè, farei fatica a immaginarlo sul mio divano, così come farei fatica a immaginare Berlusconi sul mio divano. Loro due anno un’identificazione troppo rigida: Berlusconi ce l’ha al proprio ego e Salvini, invece all’idea del giustiziere. In fondo, Zorro è il giustiziere al di là della legge e in questo senso lui è assolutamente identificato a Zorro”.
Questa, insomma, la diagnosi del dottore. Il leader della Lega si sentirebbe come l’abile spadaccino mascherato. Ed ecco perché, continua il saggista, “la sua spregiudicatezza lo porta a impugnare il mitra da una parte, e a invocare la Madonna dall’altra. In Salvini c’è un pragmatismo chirurgico, che sta sbaragliando i suoi alleati di governo. E poi, sta cavalcando l’onda della paura: non dobbiamo sottovalutare questo punto, perché sarebbe molto rischioso”.
L?accademico, quindi, torna sul doppio binario Berlusconi-Salvini, come leader del centrodestra italiano: “Il passaggio da Berlusconi a Salvini è il passaggio da una destra che evocava come suo principio fondamentale quello della libertà, che poi era la libertà individualistica della legge ad personam, a una destra che invece invoca il confine come nuovo oggetto pulsionale”.
Recalcati, infine, chiosa così: “Salvini si configura come un nuovo Leviatano, il salvatore, lo Zorro che protegge le vita laddove è insicura. Immigrati, economia in crisi esposta a povertà e precarietà: ecco, lui dà risposte estremamente concrete, rispetto alle astrazioni del Movimento 5 Stelle”.
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