“Donna di m***a, put***”. Terrore per la consigliera. Aggredita da un migrante.
Attimi di terrore e di panico per la consigliera Silvia Sardone, del Gruppo Misto, che si è vista travolta ed essere vittima di aggressione shock da parte dell’ennesimo migrante.
“Sei una m…da di donna. Una put…a”. Sono solo alcuni degli insulti che la donna ha ricevuto, mentre si trovava in via De Stael, a Milano, per un sopralluogo in una palazzina occupata.
La scena surreale ripresa da una telecamera nascosta si è sviluppata all’interno di questo albergo illegale per clandestini, in prevalenza marocchini e pakistani.
Sardone poi commenta: “Ognuno ha la propria camera con tanto di numero e nome scritto in arabo” . In questo villaggio abusivo – creato grazie all’appoggio del collettivo Noi ci siamo – vivono 130 persone (anche bambini) e altre 12 sarebbero in arrivo, la maggior parte delle quali senza documenti. Un vero e proprio racket, quindi, con tanto di stanze assegnate e numerate.
Il marocchino che ha aggredito la consigliera ha spiegato, tra l’altro, di essere agli arresti domiciliari nell’edificio occupato. E’ mai possibile?
“Questi sono i personaggi che la sinistra tollera e di fatto lascia liberi di perpetrare reati previsti dal codice penale come le occupazioni abusive”, conclude Sardone.
Alle dichiarazione del politico si legano le paure dei residenti della zona che ogni giorno si trovano a vivere situazione di illegalità e degrado, proprio sotto casa. E non soltanto per una questione di insicurezza, ma anche per le condizioni igienico-sanitarie dello stabile.
Ma il consiglio comunale buonista, targato Pd, preferisce il degrado piuttosto che la sicurezza di centinaia di milanesi.
Non c’è da dimenticare, poi, che lo stesso collettivo che ha ideato l’occupazione di via De Stael ha preso con la forza anche gli ex bagni pubblici comunali di via Esterle e una fabbrica dismessa in via Iglesias dopo lo sgombero del caseggiato Mm di via Palmanova 59: con la scusa dell’autogestione e dell’accoglienza i centri sociali si prendono pezzi di città sottraendoli alla comunità per darli ai clandestini.
E’ possibile ancora tollerare tutto questo? Gli italiani hanno diritto a vivere nella sicurezza e nella legalità.
Fonte: Il Giornale