Tasse, Salvini in pressing sul M5s: “La flat tax va inserita nel Def”
A Verona, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha parlato di tutto.
Dall’autonomia alla riduzione fiscale. E appena arrivato alla cerimonia inaugurale del Vinitaly, il vice presidente del Consiglio, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha affrontato i diversi nodi dell’agenda dell’esecutivo giallo-verde. In particolare, i temi economici.
“La Flat tax? È nel contratto”
“Nel Def la riduzione fiscale dovrà essere sicuramente inserita”, ha detto il leader leghista. Che a chi gli chiedeva come convincere il Movimento 5 Stelle sulla Flat tax ha risposto: “È una nostra priorità e c’è nel contratto di governo, quindi come noi rispettiamo e approviamo quello che c’è nel contratto e che magari non è nel Dna della Lega, e penso al reddito di cittadinanza, altrettanto rispetto sul tema fiscale lo chiediamo agli altri. Non serve a Salvini ma agli italiani”. Il ministro dell’Interno ha poi sottolineato come, sulla flat tax, il governo stia “lavorando seriamente da mesi”: “Abbiamo valutato i costi e i benefici e una riduzione fiscale porta sicuramente più benefici che costi”. E ha concluso: “Sono contento perché finalmente ci siamo”.
La replica del M5S: “Noi leali, Lega nì”
La risposta dei pentastellati sulla Flat tax è arrivata subito: “Certo, noi siamo leali al contratto e la flat tax è nel contratto. Non abbiamo mai detto di non volerla, bensì abbiamo affermato che non bisogna fare facile campagna elettorale su certe misure, perché sono ambiziose e costano. D’altronde è stata la Lega a dire che costa 12 miliardi. Ribadiamo: noi siamo sempre stati leali al contratto, chi lo è stato meno è la Lega. Chi ha iniziato a spingere sulla castrazione chimica è stata la Lega, chi parla di leva obbligatoria è la Lega, chi presenta una legge per la libera circolazione delle armi è la Lega. E potremmo andare avanti per molto”.
La “crescita felice”
Il leader leghista ha parlato anche di crescita, rispondendo alle domande dei cronisti sull’ipotesi di una crescita inferiore a quanto stimato dall’esecutivo giallo-verde: “Noi lavoriamo perché la crescita ci sia. A fine anno faremo i conti”. E sulle previsioni del ministroGiovanni Tria sul Prodotto interno lordo ha detto: “Io apprezzo la sua prudenza”. “Siamo per i sì”, ha spiegato Salvini, “non ho mai visto nessuno decrescere felicemente, si tratta di un ossimoro. I no non aiutano nessuno. Noi proviamo a crescere felicemente”.
“Per i truffati i soldi ci sono”
E il leader della Lega ha affrontato anche il tema dei risparmiatori truffati e del rimborso previsto: “Si è aspettato anche troppo. Io li ho incontrati, li ascolto settimanalmente. Ci sono famiglie che hanno difficoltà a pagare il mutuo, l’affitto dell’azienda, a pagare le tasse sui capannoni. Quindi è passato anche troppo tempo: i soldi ci sono, abbiamo messo un miliardo e mezzo, quindi spendiamolo”.