Mercantile dirottato, la Marina maltese prende il controllo: mistero sulla giurisdizione
Non sono soltanto immigrati, ma come li definisce Matteo Salvini veri e propri “pirati”. Si parla del gruppo che ha dirottato il mercantile El Hiblu 1 che da mercoledì mattina è nelle mani dei migranti che, dopo essere stati soccorsi in zona Sar libica, hanno dirottato la petroliera quando si sono resi conto che stavano per essere riportati a Tripoli. Altissima tensione, dunque, nel Mediterraneo: Malta ha schierato le sue navi militari a difesa delle acque territoriali, nelle quali il barcone è ormai entrato. Poco dopo, la Marina maltese ha preso il controllo del barcone. La marina ha abbordato la nave ed è riuscita a prenderne il controllo poco dopo il suo ingresso nelle acque territoriali e adesso sta dirigendo verso il porto de La Valletta.
Il mercantile El Hiblu, battente bandiera della Repubblica di Palau nell’oceano pacifico, comandante turco ed equipaggio di soli sei uomini procedeva a una velocità di poco meno di dieci nodi l’ora. A bordo 108 migranti presi a bordo, 77 uomini e 31 donne.
La Marina militare maltese aveva l’ordine di non farlo avvicinare: per questa ragione, anche se l’intenzione era puntare verso Malta, restava altissima la tensione a Lampedusa, sul quale il mercantile turco potrebbe convergere nel caso in cui fosse respinto da Malta. Come detto, Salvini ha già mostrato il pugno di ferro: “L’Italia la vedrete solo con il cannocchiale. Non azzardatevi ad avvicinarvi”, ha dichiarato il ministro dell’Interno.
La vicenda è complessa, anche perché va garantita la sicurezza dell’equipaggio della nave. Altro nodo, la giurisdizione sul reato di dirottamento compiuto in acque libiche su una nave nave territorio della Repubblica di Palau. Ci si chiede chi è autorizzato, nel caso, ad intervenire e in quali acque. La situazione ha ben pochi precedenti.