Kyenge esulta: cosa si inventa Ue. Da oggi entra in vigore nuovo documento. Il nuovo reato contro il razzismo.
Cècile Kyenge Kashetu esulta sulla sua pagina Facebook. Ce l’ha fatta. L’Europa se ne inventa un’altra. Da oggi la lotta al razzismo in Europa si arricchisce di un nuovo termine.
Si parla del reato di “afrofobia”, fortemente voluto dalla europarlamentare e dal parlamento europeo stesso.
Con il termine afrofobia si fa dunque riferimento ad “una specifica forma di razzismo, che include qualsiasi atto di violenza o discriminazione, alimentato da abusi storici e stereotipi negativi, che porta all’esclusione e alla disumanizzazione delle persone di origine africana”.
In un documento di otto pagine, l’Europa chiede agli Stati membri di riconoscere e di combattere questa forma di razzismo, mettendo a punto “risposte politiche e giuridiche a tali fenomeni che siano efficaci e basate su dati oggettivi”. Non solo.
Il parlamento europeo “incoraggia le istituzioni e gli Stati membri dell’UE a riconoscere ufficialmente e a celebrare le vicende delle persone di origine africana in Europa, tra cui figurano anche le ingiustizie e i crimini contro l’umanità del passato e del presente, quali la schiavitù e la tratta transatlantica degli schiavi, o quelli commessi nell’ambito del colonialismo europeo, nonché i grandi risultati e i contributi positivi delle persone di origine africana”.
Il parlamento europeo “invita i partiti e le fondazioni politiche a livello europeo, nonché i parlamenti a tutti i livelli nell’UE, a sostenere e promuovere le iniziative intese a favorire la partecipazione politica delle persone di origine africana” ed a “rivolgere una particolare attenzione alle persone di origine africana all’interno degli attuali programmi di finanziamento e del prossimo quadro pluriennale invitandola anche ad istituire un gruppo dedicato nell’ambito dei suoi servizi, che si occupi nello specifico delle questioni connesse all’Afrofobia”.
La Kyenge, dal canto suo, si dice orgogliosa e soddisfatta. Ecco cosa ha dichiarato: “In Europa vivono più di quindici milioni di persone di origine africana, che sempre più rischiano di finire vittima dei tumulti razziali e xenofobi emersi negli ultimi anni.
A questi pericolosi fenomeni è necessario reagire con fermezza, ed è per questo che al Parlamento Europeo abbiamo votato una risoluzione contro l’afrofobia. Un voto molto importante, che ci permetterà di realizzare nel concreto politiche e progetti per la lotta al razzismo”.
Forse l’europarlamentare dimentica che ogni giorno ci sono sempre più italiani vittime di aggressioni e violenze a causa di un’accoglienza spropositata e fuori controllo che per anni si è mossa indisturbata.
Perché agli italiani non si pensa mai? Perché la loro sicurezza viene sempre dopo?
Fonte: Il Giornale