A due giorni dalla proclamazione, segretario Pd è già nei guai: indagato. L’accusa pesantissima.
A due giorni dalla proclamazione a segretario del Partito Democratico, fsembrerebbe che Nicola Zingaretti è indagato per finanziamento illecito.
Le voci si fanno sempre più insistenti. Pare che il nuovo segretario del Pd avrebbe beneficiato di erogazioni per la sua attività politica dall’imprenditore Fabrizio Centofanti, arrestato nel febbraio del 2018, in passato capo delle relazioni istituzionali dell’imprenditore Francesco Bellavista Caltagirone.
Ma di tali erogazioni, però, non risultano tracce, tanto è che come al solito per Zingaretti potrebbe profilarsi presto una richiesta di archiviazione.
Siamo alle solite. Ed è proprio su questa affermazione che deputati, senatori e anche consiglieri regionali hanno ribadito il concetto: «è sempre il solito Pd», seguita dalla richiesta di lasciare l’incarico di leader del partito.
La notizia dell’inchiesta arriva proprio nel momento in cui il Partito Demcoratico è dato in forte ripresa, al punto da aver superato – per i sondaggisti di Swg – il Movimento 5 Stelle: 21,1% per il Pd contro il 21 dei grillini.
Il primo a dichiarare, nel fronte M5s, è il sottosegretario agli Affari Esteri, Manlio Di Stefano: «Questo sarebbe il nuovo che avanza? Il neo segretario del Pd, Nicola Zingaretti – se venisse confermato quanto riportato da L’Espresso – sarebbe indagato per finanziamento illecito», spiega l’esponente del governo Conte: «Cambiano i segretari, ma gli affari oscuri sembrano rimanere di casa nel Pd.
Cambiano i volti, ma la vecchia classe politica non cambia né si smentisce mai.
Staremo a vedere.
Fonte: Libero