Magistratura. La proposta del Ministro Giulia Bongiorno: un test psicologico ai giudici

Giulia Bongiorno, ministra della Pubblica Amministrazione, ha dichiarato la volontร  di voler sottoporre a test psicologici gli aspiranti magistrati e stravolgere il tradizionale metodo di selezione. Secondo la ministra Bongiorno occorre cambiare i criteri di reclutamento dei magistrati. La preparazione nozionistica va affiancata da test psicologici. Ne parla un articolo di LiberoQuotidiano uscito il giorno 11 Febbraio e a firma di Andrea Morigi. Di seguito proponiamo il testo

Occorre una svolta nei criteri di selezione dei magistrati. La invoca Giulia Bongiorno, celebre avvocato e ora ministro della Pubblica Amministrazione. Durante il suo intervento alla scuola di formazione politica della Lega a Milano, ha proposto di cambiare: ยซSpero ci possa essere una nuova riflessione sul metodo di reclutamento della magistratura perchรฉ ci servono dei magistrati che siano sempre allโ€™ altezza dei loro compiti. Oggi come oggi i magistrati hanno un tipo di concorso solo nozionisticoยป.

Invece, a suo parere, ยซbisognerebbe cercare di fare in modo che ci sia un percorso di tirocinio fatto in modo anticipato rispetto allโ€™ esame. Prima si fa il corso di tirocinio e poi si supera lโ€™ esame un poโ€™ come avviene con gli avvocatiยป. Al termine, insomma, chi ha in affidamento il tirocinante esprime un parere sulle attitudini di questโ€™ ultimo. Inoltre, il ministro ritiene che ยซbisogna cercare di verificare anche lโ€™ attitudine a giudicare, non solo la conoscenza delle normeยป. Come? Lโ€™ orientamento del ministro pare sia favorevole a procedere a una valutazione delle caratteristiche psico-caratteriali degli aspiranti giudici, pm, gip e di tutti i candidati a indossare la toga.

Per ora, soltanto la corrente piรน moderata dellโ€™ Associazione Nazionale Magistrati accoglie favorevolmente la proposta. Magistratura Indipendente (MI), guidata da Antonello Racanelli e Giovanna Napoletano, ha visto da tempo quel che non funziona e afferma: ยซRegistriamo con attenzione le parole del ministro Giulia Bongiorno sulla riforma dellโ€™ accesso in magistratura. Da tempo riteniamo necessario riflettere su opportune modifiche al sistema di accesso in magistraturaยป.

Lโ€™ elenco delle criticitร  del sistema รจ pronto: ยซOggi si entra in magistratura troppo tardi, con evidenti problemi dal punto di vista previdenziale per i futuri magistrati e attraverso un percorso che non appare del tutto adeguato alle nuove sfideยป. Perciรฒ, MI invita ยซil ministro della Giustizia a promuovere una seria e tempestiva riflessione sul tema, coinvolgendo la magistratura, lโ€™ avvocatura e lโ€™ Universitร ยป, senza peraltro far cenno al mutamento delle procedure selettive.

Lโ€™AZIONE DEL GOVERNO
In realtร , cโ€™ รจ giร  un un testo approvato dal governo nel dicembre scorso, che ha iniziato il suo iter ed รจ stato ideato proprio dalla Bongiorno, il disegno di legge ยซDeleghe al Governo per il miglioramento della Pubblica Amministrazioneยป. In particolare, sia nella fase di reclutamento sia negli avanzamenti di carriera, i servitori dello Stato dovranno misurarsi con test psico-attitudinali per comprenderne le capacitร  relazionali e lโ€™ attitudine al lavoro in gruppo.

I TENTATIVI PRECEDENTI
Non รจ la prima volta che si punta a introdurre una griglia di selezione piรน mirata a tutelare il pubblico. Lo aveva giร  pensato il ministro della Giustizia Roberto Castelli, in carica fra il 2001 e il 2006, nella sua riforma dellโ€™ ordinamento, prevedendo proprio un test psico-attitudinale. Ma allora, era il 2002 e la bozza non entrรฒ in vigore prima del 2005, le battute di Silvio Berlusconi contribuirono ad avvelenare ancora piรน il clima fra politica e giustizia. Il Cavaliere, come presidente del consiglio dei ministri, il 3 settembre del 2003, aveva detto di ritenere che i giudici sono ยซdoppiamente mattiยป, aggiungendo che ยซper fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbatoยป.

Una generalizzazione forse spiegabile con lโ€™ accanimento giudiziario nei suoi confronti, ma che nel 2008 gli fece avanzare lโ€™ ipotesi che i pubblici ministeri ยซsiano periodicamente sottoposti ad esami che ne attestino la sanitร  mentaleยป. Intanto il Guardasigilli del secondo governo Prodi, Clemente Mastella, nel 2007 aveva giร  provveduto a stravolgere con modifiche profonde la riforma Castelli, abrogando anche ยซil test psicoattitudinale, che peraltro non era mai stato applicatoยป, ricorda Castelli, parlando con Libero. In realtร , fa notare, ยซnon si trattava affatto di una norma offensiva od oltraggiosa nei confronti dei magistrati e nemmeno soltanto di una garanzia per i cittadini, ma di unโ€™ esigenza che vale per molte altre categorie che esercitano grandi responsabilitร , che quindi riguarda anche lโ€™ immagine della magistraturaยป.

di Andrea Morigi per LiberoQuotidiano

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