A Milano la sfilata dell’Anpi e delle ong contro il governo e il Viminale. Sala in prima fila cavalca l’onda dei pro-migranti
A Milano la sfilata dell’Anpi e delle ong contro il governo e il Viminale. Sala in prima fila cavalca l’onda dei pro-migranti
La sinistra buonista scende in campo e lo fa a Milano con il sindaco del capoluogo lombardo, Beppe Sala. Una manifestazione per le vie della città per dire “no” al razzismo e soprattutto per attaccare la politica del governo e del Viminale sul fronte immigrazione.
La manifestazione dal titolo “People-prima le persone” sfida in modo chiaro l’esecutivo. A sfilare attivisti di alcune associazioni tra cui anche l’Anpi. La manifestazione ha anche il sapore di una sfilata carnevalesca con un carro allegorico a forma di barcone su cui sfilano i rappresentanti delle ong tra cui Mediterranea, Open Arms e Sea Watch.
Tutte ong che hanno avuto motivi di scontro con il governo per lo sbarco di migranti sulle nostre coste dopo la sosta delle navi umanitarie nei porti della Sicilia. Ultimo caso in ordine di tempo quello della Sea Watch che è stata ferma per parecchi giorni a largo di Siracusa. Il sindaco di Milano, Sala, prova a cavalcare la sfilata buonista: “La manifestazione ‘People – prima le persone’ contro ogni genere di discriminazione, in programma oggi a Milano, serve a “esprimere che cosa sia la sinistra contemporanea.
Il nostro non è un messaggio di superiorità morale, alla quale non credo, è il nostro convinto basta ai sentimenti di inferiorità e inadeguatezza”, ha affermato in un’intervista a Repubblica. ‘People’ è “anche un contributo dal basso per la ricostruzione della sinistra”.
Il sindaco di Milano spiega che alla base della manifestazione “c’è sempre l’idea della politica che stimola la partecipazione di chi non sta alla tastiera di un pc, ma va in strada e afferma che far politica non spetti solo ai politici”. Insomma la sinistra riparte dai migranti. Ma i risultati elettorali di Abruzzo e Sardegna sottolinenano quanto la linea delle porte aperte convica davvero poco gli italiani.