Toghe rosse scendono in campo vs Salvini: così difendono Ong e migranti.
“Il processo penale si allontana dal suo paradigma garantista: quello per cui, come ha scritto Cordero, “la caccia vale più della preda”.
Se i termini si invertono, la caccia non ha bisogno di regole e anzi delle regole che la ostacolano deve liberarsi. E la preda catturata deve essere esibita”.
A sottolinearlo è Mariarosaria Guglielmi e lo fa nella relazione con cui venerdì aprirà il XXII Congresso della corrente di sinistra delle toghe, circa l’arresto di Battisti.
Il segretario di Magistratura democratica ha detto: “La messa in scena organizzata dalla propaganda di Stato per “celebrare” la fine della latitanza di Battisti ha trasformato la vittoria dello Stato di diritto e la chiusura di una vicenda dolorosa della nostra storia in una pagina umiliante, che, come denunciato dall’Unione delle Camere penali, rappresenta nel modo più plastico e drammatico un’idea arcaica di giustizia ed un concetto primitivo della dignità umana, estranei alla cultura del nostro Paese”.
Ancora più pungenti le sue dichirazioni sulla legittima difesa, arrivate dopo lo scontro tra il leader della Lega e il presidente dell’Anm Minisci:
“Un’idea arcaica di giustizia come vendetta privata ispira la nuova disciplina della legittima difesa. Messa al primo punto degli interventi nell’area penale previsti dal contratto di governo, questa riforma persegue in modo evidente la costruzione di una emergenza e di una retorica disancorate da razionali considerazioni volte a contemperare la molteplicità delle situazioni fattuali e la ponderazione degli interessi in gioco con la rigidità di un dato normativo”, afferma Guglielmi.
Dare più importanza all’inviolabilità del domicilio rispetto alla tutela incondizionata della vita umana, significa per lei uno strappo gravissimo ai valori della nostra Costituzione.
Poteva mancare l’allarme del razzismo e le critiche all’attuale gestione dei migranti? Ovvio che no.
“La costruzione di nuove soggettività di tipo identitario è parte rilevante della strategia del populismo e dei neonazionalismi, che, alimentando strumentalmente la percezione dell’invasione da parte degli stranieri, ha innescato anche nel nostro Paese una deriva xenofoba e razzista, e sta rimettendo in discussione i principi e i valori fondanti della democrazia europea. Con la chiusura dei nostri porti e la messa al bando delle Ong si è consumata una violazione senza precedenti degli obblighi giuridici e morali di soccorso e di accoglienza, che derivano dal diritto interno ed internazionale. Con le vicende delle navi Aquarius e Diciotti abbiamo scritto una pagina nuova per il nostro Paese imboccando un percorso, sconosciuto ed inquietante, distante dalla traccia culturale e simbolica sino ad oggi mai abbandonata nella storia dell’Italia repubblicana. Sulla sorte dei migranti abbiamo ingaggiato una sfida con l’Europa “per la solidarietà” che rappresenta un’inversione morale di questo principio e abbiamo simbolicamente impresso una forte accelerazione al progetto di chiudere il nostro Paese nelle frontiere emotive del rifiuto e della paura”.
Cosa ne penserà Salvini?
Fonte: IlGiornale