La procura di Genova ha chiesto gli atti dell’inchiesta in cui sono coinvolti i genitori di Renzi
“Vogliamo verificare se ci sono fatti rilevanti che meritino approfondimenti su società con sede nel genovese”.
Lo ha detto il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, per motivare la richiesta di acquisire gli atti dell’inchiesta in cui sono coinvolti i genitori di Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, e l’imprenditore ligure Mariano Massone.
Anche Massone, come i coniugi Renzi, è stato arrestato ma già nel 2016 aveva patteggiato la pena per l’accusa di bancarotta per la Chil Post una società della famiglia di Renzi.
Per questa indagine della Chil Post, la procura di Genova ha chiesto per ben due volte l’archiviazione per Tiziano Renzi, ma la prima volta il giudice per le indagini preliminari Roberta Bossi la respinse.
Con i nuovi accertamenti disposti dal gip, la guardia di finanza scoprì che il padre di Renzi aveva lasciato la Chil prima del 2013 per cui il pm Marco Airoldi chiese nuovamente l’archiviazione che fu concessa.
Il fallimento della società fu dichiarato il 7 febbraio 2013, ma il passaggio di proprietà da Tiziano Renzi ad Antonello Gambelli e Mariano Massone avvenne nel 2010.
Renzi era stato accusato di bancarotta fraudolenta per 1,3 milioni di euro, e il curatore fallimentare aveva riscontrato che alcuni rami dell’azienda erano stati cessati alla Eventi Sei, società intestata a Laura Bovoli, per poco più di 3000 euro, cifra ritenuta non adeguata.
Il curatore fallimentare notò anche che Chil post svolgeva la maggior parte del lavoro per Tnt, ma prima della cessione di Chil post, Tnt ridusse la collaborazione con l’azienda e la implementò con la Eventi Sei, ma non fu accertato che questo avrebbe portato ad un depauperamento della Chil post per cui il pm chiese una nuova archiviazione.
Gabelli, testimone nell’inchiesta fiorentina, ha raccontato agli inquirenti che “alla Delivery service preciso che Laura Bovoli e Giovanna Gambino – moglie di Massone – si occupavano di questioni amministrativo-gestionali della stessa azienda. Mentre Massone e Renzi erano i commerciali: sono loro che gestivano tutto di fatto”.
Secondo Gabelli i genitori di Renzi e i coniugi Massone “creavano società cooperative al fine di svolgere il lavoro operativo, concentrando tutte le criticità su queste e lasciando ‘pulite’ le menzionate società capofila”.
Nell’indagine che svolgerà la procura di Genova, non verrà coinvolta la Chil Post, a meno che non emergano particolari sfuggiti nella precedente indagine, infatti la procura si concentrerà su altre società con sede a Genova.
Uno dei dipendenti della Delivery, un genovese, ha raccontato ai pm toscani che mandava “a Laura Bovoli i contratti di lavoro firmati dai dipendenti dalla sede di Genova” mentre per tutto il resto “mi confrontavo con i miei referenti, ovvero Massone e sua moglie”.