Botte, umiliazioni e minacce continue alla moglie: l’orco è un marocchino regolare, accolto a Bergamo
Sembra non si sia proprio fatto mancare nulla, il 27enne marocchino che, sposato in prime “nozze” con un’italiana – un matrimonio che gli inquirenti ritengono essere solo il frutto di un accordo per il conseguimento del permesso di soggiorno – nelle scorse ore è stato allontanato da casa perché ritenuto responsabile di gravi violenze fisiche e psicologiche inferte sulla moglie. Come riporta, tra gli altri, il sito de Il Giornale in queste ore, «dopo il nuovo matrimonio, il 27enne era riuscito ad avere il ricongiungimento familiare e la regolarizzazione della propria posizione nel nostro Paese»: e in cambio del diritto all’accoglienza, ha pensato bene di seminare violenza e panico nella casa del piccolo centro che lo ha accolto e ospitato…
La moglie non ce la fa più e denuncia il marito: marocchino arrestato per violenza domestica
Una triste storia di maltrattamenti domestici inflitti con sconcertante brutalità e frequenza dal marocchino 27enne, residente nel Belpaese da diverso tempo. Una vicenda che ha profondamente turbato la piccola comunità di Arcene, in provincia di Bergamo, uno dei tanti piccoli centri italiani intestati all’accoglienza coatta e a rispondere ai richiami dei doveri multi-culturali di ospitalità e integrazione. Appelli caduti nel vuoto soprattutto a causa del comportamento minaccioso e violento del giovane nordafricano che è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Verdello che, in ottemperanza ai provvedimenti disposti, hanno eseguito un’ordinanza cautelare con allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento a sua moglie che, subito dopo le nozze, ha visto cambiare in peggio il marito dal quale ha cominciato a subire pesanti intimidazioni fisiche e ricatti psicologici. Il 27enne marocchino, infatti, in spregio a umanità e legge, picchiava regolarmente la moglie, umiliandola prima con le percosse e poi con pesanti maltrattamenti psicologici. La donna si è ritrovata da un giorno all’altro piombata nella trama di un incubo nelle cui maglie ha cominciato presto a sentirsi irrimediabilmente intrappolata, costretta oltretutto a una clausura forzata per non poter mostrare in giro i segni delle percosse e della violenza subite. Una situazione che la vittima è riuscita finalmente a denunciare solo negli ultimi giorni ai carabinieri, quando ha sentito proprio di non farcela più. E così, dopo l’ennesima furiosa aggressione, la donna è ricorsa all’aiuto dei militari che, hanno fatto scattare le manette ai polsi del marito violento, con tanto di emissione della misura cautelare dopo la richiesta della Procura di Bergamo. Nei prossimi giorni, il marocchino arrestato dovrà affrontare l’interrogatorio di garanzia davanti al gip e rendere conto del terrore e della violenza inflitte alla povera moglie…