Palermo, senzatetto italiani occupano case destinate a rom
Le case confiscate alla mafia già destinate dal comune alle oltre 70 famiglie rom allontanate dal campo nomadi della Favorita. I palermitani insorgono
Protesta a Palermo da parte di sei famiglie, che hanno deciso di occupare gli immobili collocati in via Felice Emma.
Gli stessi che erano stati confiscati alla mafia e poi destinati dal Comune a quelle circa 70 famiglie di etnia rom rimaste senza casa, in seguito agli interventi fatti al campo nomadi della Favorita.
Gli abitanti che già risiedono nella medesima zona stanno dando man forte ai loro concittadini, non hanno alcuna intenzione di avere dei nomadi nel loro quartiere, e nessuno li aveva avvisati delle decisioni prese, come riferito da una residente su “Il Giornale di Sicilia”. “Non c’è illuminazione stradale, non viene nessuno a pulire la via, nessuno che abbia mai fatto la manutenzione di strade e marciapiedi. Invece da ieri vediamo gli operai di Amap, Amg, Rap e Reset al lavoro per rendere agibile la zona dove dovrebbero arrivare i rom. Nessun rappresentante delle istituzioni cittadine ci ha avvertito che queste famiglie dovevano venire ad abitare in via Felice Emma.” Viene poi ribadito con forza il sostegno alle 6 famiglie che, senza un tetto sopra la testa, hanno occupato le abitazioni destinate, secondo le intenzioni del comune, ad ospitare le famiglie di nomadi. “Questa mattina noi stiamo appoggiando le famiglie di palermitani senza casa che hanno occupato gli immobili destinati ad altri. Noi non siamo razzisti, ma è un abuso non pensare prima ai tanti palermitani senzatetto”.
A dar sostegno ai manifestanti alcuni militanti di “Forza Nuova” e “Audaces”, oltre che del gruppo politico “Diventerà bellissima”, che ha rilasciato delle dichiarazioni attraverso la voce del suo esponente Eduardo De Filippis. “Non capiamo come il Comune di Palermo abbia risolto in 15 giorni l’emergenza abitativa delle famiglie rom e non abbia pensato prima alle tantissime famiglie di palermitani che dormono in auto o nelle roulotte. II Comune di Palermo sta usando 930 mila euro dei fondi europei Pon Metro per rendere agibili le case confiscate alla mafia, non risolvendo però il problema alla base”.
Non si è, ovviamente, fatta attendere la replica dei gruppi di sinistra, che hanno bollato come “irresponsabili” le dichiarazioni del gruppo “Diventerà Bellissima”. La risposta di “Sinistra Comune” è riportata dal portale “PalermoToday”. “È inaccettabile mettere in contrapposizione palermitani poveri contro palermitani ancora più poveri. La dismissione del campo Rom non toglierà diritti né risorse destinate alle esigenze sociali complessive della città. Evidentemente alcuni non sanno che diversi abitanti del campo Rom sono nati a Palermo, alcuni vivono in città da trent’anni e tanti sono cittadini italiani. Non sono accettabili discriminazioni etniche né stereotipi xenofobi; è ampiamente dimostrato infatti che la comunità rom palermitana è ormai parte integrante della città”.